WWF Italia da 20 anni si (pre)occupa di tartarughe marine con un progetto che, nel corso del tempo, ha permesso di censire decine di nidi e di individuare le spiagge, in Italia, più sensibili alla loro nidificazione.

Quest'anno, oltre al progetto Life Euroturtles, che per il terzo anno si svolge in collaborazione con altri cinque paesi del Mediterraneo, è stato avviato un nuovo progetto denominato TartAmar Calabria, che prevede il monitoraggio delle coste dell'alto Tirreno e Ionio cosentino, oltre che con il pattugliamento mattutino delle spiagge, anche utilizzando droni, bici elettriche e, in via sperimentale, una vela a motore.

A questa iniziativa si aggiungono anche i campi di volontariato WWF, che prevedono attività di salvaguardia delle tartarughe marine nei centri di Policoro, Torre Guaceto, Torre Salsa, Crotone.


Oltre alla tutela dei lidi, il WWF è impegnato anche in attività di recupero e cura delle tartarughe marine, che vengono realizzate nei centri di Molfetta, Torre Guaceto, Policoro, Capo Rizzuto e di Massa, da personale specializzato insieme a numerosi attivisti.

Della loro utilità ne è prova la storia di "Anna", tartaruga marina trattenuta sul fondo nelle acque di Torre Borraco (in provincia di Taranto), imprigionata da una lenza da pesca.

Guardia Costiera e Centro Recupero Tartarughe Marine WWF di Policoro, dopo averne ricevuto segnalazione, attivano i collaboratori presenti nell'area, predisponendo il recupero con personale veterinario e biologi marini.

L'intervento del gruppo Lega Navale sezione di Colimena è tempestivo: con l'aiuto del sub, la Caretta caretta viene liberata dalla lenza che la teneva imprigionata e portata sulla terra ferma, dove riceve i primi soccorsi. Viene stabilizzata grazie alle cure di Gianluca Cirelli e Gaetano Perrone del Centro Recupero Tartarughe Marine di Policoro.

Dopo le prime cure, i veterinari si accorgono che la tartaruga aveva subito gravi danni da costrizione agli arti anteriori e al collo e viene subito portata alla Sea Turtle Clinic DMV dell'Università degli Studi di Bari, dove il professor Di Bello e il suo team decidono di operarla a causa delle gravi lesioni e del rischio necrosi delle pinne anteriori, dovuto a un irregolare flusso sanguigno che ha poi determinato l'amputazione dell'arto sinistro.

Ora Anna è di nuovo al Centro WWF di Policoro per ricevere le cure utili al suo totale recupero.


Dall'inizio del 2019 sono state 28 le Caretta caretta ritrovate sulle spiagge dagli operatori del Centro di recupero tartarughe marine WWF di Policoro, tutte della specie Caretta caretta. Di queste 28, dieci erano vive, ma tutte in difficoltà: cinque avevano avuto interazioni con attrezzi da pesca, una ingerito plastica, mentre le altre quattro erano debilitate.

Questa lunga premessa per ricordare che domenica 16 giugno è la Giornata Mondiale delle tartarughe marine, un'occasione per sensibilizzare le persone su un'attività che ogni giorno impegna il WWF ed i suoi attivisti nella tutela di questa specie, oltre che in Calabria e in Puglia anche sulle spiagge di Sicilia, Basilicata e Toscana.