Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato per le ore 11.00 di oggi, al Palazzo del Quirinale, la Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Questo è il comunicato del Quirinale pubblicato nella mattinata di mercoledì che ci informa dell'incarico, esplorativo, affidato alla persona che ricopre la seconda carica dello Stato.

La Casellati non ha il compito di trovare una maggioranza per un governo che lei dovrà presiedere, ma sondare i partiti per farsi ripetere ciò che hanno già detto direttamente a Mattarella dopo due consultazioni.

Per Mattarella, come ormai tutti dovrebbero aver già abbondantemente capito, è impensabile prendere autonomamente una decisione. Lui fa il semplice notaio di ciò che viene deciso dalle forze politiche. Dare da parte sua una pur vaga indicazione che possa tracciare, anche impercettibilmente, un qualche pur vaghissimo percorso da seguire sarebbe come assistere alla transustanziazione di fatto di un'ostia durante la comunione. Un vero e proprio miracolo!

Il mandato esplorativo non è una novità, tanto che quello odierno è l’ottavo conferito dal Quirinale nella storia della Repubblica. A prevalere sono stati i presidenti del Senato: Cesare Merzagora nel 1957, Amintore Fanfani nel 1986, Giovanni Spadolini nel 1989, Franco Marini nel 2008 ed, infine, Elisabetta Alberti Casellati. Tre, invece, i mandati conferiti ai presidenti della Camera: Giovanni Leone nel 1960, Sandro Pertini nel 1968 e Nilde Iotti nel 1987.

È sicuramente irriverente paragonare Nilde Iotti ad una Maria Elisabetta Alberti Casellati qualunque, però è giusto ricordare che questo è il secondo incarico esplorativo affidato ad una donna. Il tentativo della Iotti fu senza esiti. Era il 1987. L'esecutivo guidato da Bettino Craxi entrò in crisi e Francesco Cossiga conferì alla presidente della Camera il mandato esplorativo.

Trascorsero cinque giorni, dal 27 al 31 marzo 1987, poi la Iotti riferì a Cossiga che affidò a Fanfani l’incarico di dar vita ad un governo, che nacque grazie ad un esecutivo monocolore Dc, infarcito di alcuni ministri tecnici.

Alberti Casellati è una berlusconiana di ferro, tra coloro che in Parlamento non hanno avuto timore a sostenere che la "mitica" Ruby fosse realmente la nipote di Mubarak. Ma per capire il personaggio, bisogna aggiungere che tale assunto era da lei sostenuto in quanto relativo al fatto che Berlusconi ne potesse esser certo nel momento in cui lo sosteneva e che in tale periodo ne fosse realmente convinto... anche se a quel tempo, mentre ricopriva un incarico istituzionale, Berlusconi veniva contattato direttamente al telefono personale da una prostituta che lo avvertiva che "la nipote di Mubarak" era stata fermata dalla polizia.

Che cosa possa ottenere la presidente del Senato, che oltretutto vanta tali referenze, per dare uno sbocco all'attuale situazione politica è francamente difficile capirlo, prima che immaginarlo. Inoltre, la sua appartenenza al centrodestra non sembra certo aiutare, visto che gli ultimi sviluppi fanno pensare che Pd e 5 Stelle potrebbero anche iniziare a dialogare tra loro per valutare se esista o meno la possibilità di trovare un qualche possibile accordo. Sull'altro versante, invece, i 5 Stelle hanno finora escluso un eventuale coinvolgimento di Forza Italia nell'esecutivo, fatto che ha indispettito Salvini.

Questo è quanto ha dichiarato la Casellati dopo aver incontrato Mattarella, annunciando di aver accettato l'incarico: «Ho ringraziato per la fiducia accordatami il presidente Mattarella che terra costantemente aggiornato. Intendo svolgere questo incarico con lo stesso spirito di servizio che ha animato in queste settimane il ruolo di presidente del Senato. Sarete informati del calendario degli incontri che avverranno in tempi molto rapidi.»