Gli italiani, distratti ad arte con le chiusure dei porti e il calo degli sbarchi, non si accorgono di stare percorrendo una strada che porta a conseguenze gravissime.

I profughi della Diciotti , l'incriminazione di Salvini, gli strali verso l'Europa indifferente, sono magnificamente riusciti a distogliere l'attenzione dal vero, reale e incombente pericolo che grava sul nostro paese.

La questione finanziaria.

Il motivo è semplice: il "qui non sbarca più nessuno!" si capisce al volo, mentre cosa sia lo spread e le sue ripercussioni sulle nostre tasche è una questione tecnica alla quale la massa non si appassiona, perché è di difficile e meno immediata comprensione.

Sull'Italia grava un macigno gigantesco costituito dalle dimensioni, fuori da ogni logica, del debito pubblico. Una massa di più di 2.300 MILIARDI di euro di titoli di stato, che ci costa ogni anno più di 60 miliardi di interessi (mentre ogni legge "finanziaria" si attorciglia annualmente attorno al modo di reperire faticosamente una somma di 20/25 mld).

L'attuale governo, senza aver fatto ancora niente di concreto, con il solo effetto annuncio ha portato alla fuga degli investitori internazionali dai titoli di stato costringendo il Tesoro ad alzare i rendimenti per poterli collocare altrove.

Mentre i governi precedenti, almeno a parole, denunciavano il problema e cercavano (senza riuscirci) di metterci una pezza, il duo Salvini Di Maio ha già annunciato che della questione non gliene può fregare di meno, e che dovendo mantenere le fantastiche promesse elettorali ricorreranno senza problemi allo sforamento del 3 % del deficit e al conseguente ricorso ad un aumento dell'indebitamento.

Per cui, la cifra spesa per gli interessi, grazie al micidiale uno-due dell'aumento dello spread e dell aumento dell'emissione dei titoli, raggiungerà cifre da far tremare i polsi... e nessuno che si renda conto che questa strada, se non porta al Venezuela, ci fa pericolosamente avvicinare all'Argentina.

Ma gli italiani non ci sentono, si sono divisi solo sul problema dell'immigrazione, favorevoli o contrari non importa, vedono solo quello e si avvicinano pericolosamente al precipizio litigando sul Salvini-sì e Salvini-no senza nemmeno rendersi conto che sia gli uni che gli altri... remano tutti a suo favore !