Trump si arrabbia per le critiche ma il Governo britannico sta dalla parte del suo ambasciatore in Usa
«Sono stato molto critico sul modo in cui il Regno Unito e il primo ministro Theresa May hanno gestito la Brexit. Che confusione hanno combinato lei e i suoi rappresentanti. Le ho detto come avrebbe dovuto fare, ma lei ha deciso di procedere in un altro modo.
Non conosco l'Ambasciatore [del Regno Unito negli Stati Uniti], ma non è ben visto negli Stati Uniti. Non ci occuperemo più di lui.
La buona notizia per il meraviglioso Regno Unito è che presto avranno un nuovo Primo Ministro. Mentre il mese scorso mi è piaciuta la magnifica visita di Stato, è stata la regina che più mi ha colpito!»
Dopo le rivelazioni della stampa britannica sul giudizio non certo positivo di Trump e della sua amministrazione da parte dell'ambasciatore britannico a Washington, Kim Darroch, il presidente Usa ha replicato alla notizia alla sua maniera, cercando di delegittimare l'ambasciatore ed il Governo May.
La nota astiosa dei suoi commenti, come sempre rilasciati via Twitter, è dovuta anche al fatto che da parte di Downing Street non c'è stata alcuna reprimenda nei confronti di Darroch che, anzi, è stato difeso pubblicamente anche da altri membri del Governo sulla base di un concetto del tutto evidente: gli ambasciatori devono fornire valutazioni oneste e veritiere al loro Paese.
E lo dimostrano gli stessi contenuti rivelati dalla stampa, dove le perplessità espresse da Darroch erano relativbe a situazioni ben circoscritte e definite.
Ma il Regno Unito vuol saperne di più sul come sia stata possibile questa fuga di documenti ed il presidente della commissione per gli Affari esteri, Tom Tugendhat, ha dichiarato di aver incaricato il Metropolitan Police Service di occuparsene, sollecitando un'inchiesta che avrà anche un carattere penale.
Ma perché questa fuga di notizie, e proprio in questo momento a due settimane dalla nomina di un nuovo premier britannico? Secondo il parere di molti, a far uscire i documenti è stato chiaramente qualcuno che ha deliberatamente cercato di danneggiare l'ambasciatore Darroch, in modo da rendere la sua posizione a Washington insostenibile e farlo poi sostituire dal prossimo premier, molto probabilmente Boris Johnson, con qualcun altro che potrebbe essere coinvolto - direttamente o indirettamente - in questa fuga di notizie.