Le donne ,purtroppo, ancora nel 2018 sono poco presenti nei posti di potere, ed anche nelle scalate interne alle aziende vengono ostacolate con ogni mezzo.
Il Parlamento è rappresentato dal 34% degli eletti da donne, in maniera certo maggiore del 2013 ma sempre poco adeguata nel numero, visto che l’attuale legge elettorale avrebbe dovuto tutelare il genere femminile. Anche se i candidati erano per il 57% uomini e per il 43% donne, ciò non è stato però sufficiente per affermare le candidature rosa. E non lo è stata neanche la superiorità numerica delle aventi diritto al voto femminile.
Se andiamo a fondo, neanche nelle aziende le donne hanno vita facile. In un un articolo, Concita de Gregorioe raccontava una storia di mobbing all'interno di un’azienda, con isolamenti dai colleghi, ripercussioni nella vita personale, cambio di ruolo continuo, solo per aver provato a puntare al massimo e per non essersi allineata con decisioni che non condivideva.
L’uomo ancora non è pronto a confrontarsi alla pari con il sesso femminile... la donna ha un linguaggio diverso anche nella competizione.
Psicologicamente questo è un problema che sull’uomo si ripercuote in tutti i campi, non ha maturato dentro di se l’uguaglianza, non è pronto per condividere percorsi di vita con donne, forti e competitive. Queste lacune verso il genere femminile è il morboso rapporto con la mamma che avevano da piccoli, o forse neanche le mamme li hanno mai ascoltati fino in fondo tanto da cercare la rivalsa sul genere in età adulta.
La battaglia la devono combattere gli uomini con loro se stessi per poter accettare che il mondo rosa sia uguale a quello celeste.