La scorsa settimana, il ministro dei Trasporti Delrio ha presentato un Piano Investimenti che ha riguardato, tra gli altri, lo sviluppo degli aeroporti di Roma, Milano e Venezia.

Per quanto riguarda gli aeroporti di Roma sono previsti, nel quinquennio 2017/2021 investimenti per oltre 1,7 miliardi di euro per l'aeroporto di Fiumicino e, sempre per lo stesso periodo, 41 milioni di euro per l'aeroporto di Ciampino, destinati alla riqualificazione di piazzali e raccordi e la ristrutturazione dei terminal dell'aviazione commerciale.

Sempre secondo il ministero, i flussi attuali che si aggirano intorno ai 5 milioni di passeggeri dovranno crescere di mezzo milione entro il 2021, grazie agli investimenti proposti.

Quello però di cui il ministro non ha fatto saper niente è che l'area urbana che circonda l'aeroporto di Ciampino è da tempo in lotta contro la presenza dello stesso aeroporto, figuriamoci riguarto ad una sua miglioria.

Infatti, già adesso, in base ai dati Arpa i livelli di inquinamento acustico e atmosferico sono da anni fuori dei limiti consentiti dalla legge, tanto che, in aggiunta alla procedura d'infrazione UE e alle 1700 denunce presentate alla Magistratura da privati cittadini, presso il ministero dell'Ambiente sono in corso per l'aeroporto di Ciampino le procedure di valutazione ambientale VIA e VAS e la procedura di valutazione del Piano antirumore presentata da AdR. Procedure che a Ciampino prevedono per il 2021 una consistente riduzione del numero di voli (comunque già giudicata insufficiente dai residenti) e del numero di passeggeri.

Viste le dichiarazioni di Delrio, appare evidente non solo che i cittadini non vengono minimamente considerati nei piani di sviluppo del governo, ma è addiritttura evidente che ministri e ministeri non solo non parlano con i cittadini, ma neppure si parlano tra loro, visto che operano in "perfetta" contraddizione facendo il ministero dei Trasporti l'esatto contrario rispetto a quanto ci si attenderebbe in funzione di quanto già messo in essere dal ministero dell'Ambiente.

Un piccolo esempio di quanto al governo la confusione regni sovrana e di cosa consista il dialogo spesso propagandato dal partito di maggioranza e dal suo segretario.