Con enorme sorpresa, secondo una ricerca di Global Data, con l'arrivo del 6G entro il 2030 i nostri smartphone diventeranno irrilevanti.

Global Data, la principale società di dati e analisi nel mondo, ha rivelato qualcosa di sorprendente che nessuno immaginerebbe mai. Ebbene sì, il nostro smartphone – compagno inseparabile nelle nostre giornate di attività – presto diventerà irrilevante nella nostra vita con l’arrivo del 6G.

Per ora questa previsione futura non si avvererà a breve, ma ci vorranno alcuni anni prima che diventi realtà. Infatti, secondo la ricerca condotta da questa azienda, sarà il 2030 l’anno cruciale. In pratica, ci sposteremo tutti verso dispositivi di realtà mista e aumentata.

Attualmente la società odierna non è ancora esodata verso dispositivi di questo tipo perché si tratta di prodotti ancora troppo ingombranti. Nessuno uscirebbe di casa con un visore AR, sarebbe decisamente scomodo e poco pratico per la vita di tutti i giorni.

Tuttavia, aziende impegnate in questo settore come Apple, Google, Meta Platforms e altre stanno studiando modelli specifici che garantiscano alta tecnologia unita a comfort e usabilità. Ad esempio. Come rivela Global Data, Apple è già al lavoro con un visore per realtà mista che potrebbe essere lanciato già all’inizio del prossimo anno.

Gli smartphone potrebbero dirci addio nel 2030 con l’arrivo del 6G

Secondo il rapporto di Global Data tutto questo significa una cosa sola: con l’arrivo del 6G presto potremmo dover dire addio agli smartphone. Anche Apple si sta impegnando per questo. Sa che a breve la prossima tecnologia instillerà nuove esigenze nei consumatori. Ecco perché nei prossimi dieci anni ha previsto un sostituto mainstream al suo iPhone.

La sesta generazione della telefonia mobile non è ancora esistente, ma con certezza definirà un’importante evoluzione rispetto alla tecnologia 5G. Le nuove frequenze impiegate dovrebbero fornire picchi di trasmissione dati superiori ai 100 Gbps.

Si tratta di un’importante differenza rispetto agli attuali 10 Gbps del 5G. Questo rivela che le potenzialità del 6G sono elevate, capaci di rivoluzionare la nostra interazione con la rete dati. Ecco perché la dichiarazione di Anisha Bhatia, Senior Analyst di Global Data, ha un senso:

I dispositivi in ​​grado di offrire esperienze di realtà mista inizieranno a diventare molto meno invadenti entro il 2030. I dispositivi stanno lentamente diventando slegati dallo smartphone, con alcuni già disponibili, ad esempio l’Apple Watch SE.

Man mano che la realtà mista diventa più accessibile e prominente nella nostra vita quotidiana, il corpo umano diventerà l’interfaccia e il modo in cui accediamo a questo contenuto digitale. La grande sfida per Apple e altre aziende sarà creare un ecosistema di realtà mista che abbia senso e porti rendimenti scalabili. Lo stesso ecosistema 6G sarà diversificato, con una serie di attori di nicchia.

Abbiamo chiesto a Massimilliano Nicolini, direttore del dipartimento di R&D di Olimaint e membro del metaverse standard forum un parere: “Credo che la previsione di Global Data sia in linea con quanto anche noi come centro di ricerca specializzato in VRO stiamo vedendo, gli utenti avvicinandosi all’esperienza immersiva abbandonano di fatto il vecchio modu operandi legati ai telefoni cellulari, e si orientano immediatamente ad un’esperienza più coinvolgente e più totalizzante; sono sicuro che questo passaggio avverrà anche forse prima del 2030, già oggi aziende come HTC, Pico e Pixor stanno sviluppando occhiali che estendono la capacità visiva del nostro apparecchio portatile permettendoci di avere a disposizione con un apparato leggero gran parte dellle potenzialità dei software di VRO oggi esistenti.”

Prepariamoci quindi all’idea che molto presto, forse già entro il 2030, la tecnologia a cui siamo abituati cederà il passo a nuove innovazioni. Iniziamo già a pensare che lo smartphone, per come lo vediamo e utilizziamo adesso, con l’arrivo del 6G diventerà irrilevante e cederà il posto a dispositivi di realtà mista.