Ecco le prime reazioni della critica al Festival di Cannes per il visionario body horror The Substance di Coralie Fargeat con cui cerca di ritagliarsi un personale spazio nel genere sfiorando le intuizioni di Cronenberg e le atmosfere post-moderne di Titane in quella che è stata definita dal critico Owen Gleibermann di Varietyuna fusione stranamente divertente e catarticamente grottesca di “Dr. Jekyll e Mr. Hyde” e “Showgirls”.

"Un thriller horror ribelle e onirico che termina in una delirante sinfonia di sangue" (Damon Wise, Deadline)

"Anche se il film a volte rischia di esagerare, Fargeat continua a sfornare furiosamente idee, in particolare su come l'industria dell'intrattenimento traumatizzi le donne inducendole a fare cose terribili a se stesse per rimanere occupabili" (Tim Grierson, Screendaily)