Blitz anti-mafia a Bari: eletti in Comune con i voti dei clan
Un maxi blitz anti-mafia della polizia denominato “Codice Interno” è stato effettuato all’alba di oggi a Bari. L’ operazione delle forze dell’ordine ha impegnato sul campo oltre mille agenti. Sono state 130 le misure cautelari emesse nei confronti di persone accusate di vari reati legati alla mafia, tra cui il voto di scambio per le elezioni comunali del 2019. Tra gli arrestati ci sono noti esponenti della criminalità locale e della politica barese. Tra i destinatari del carcere ci sono Tommy Parisi, figlio dello storico boss Savino, ora affermato cantante neomelodico, e Giacomo Olivieri, ex consigliere regionale e avvocato. Ai domiciliari è finita invece Maria Carmen Lorusso, moglie di Olivieri e consigliera comunale passata dalla lista di centrodestra 'Di Rella Sindaco' a quella del Sindaco Decaro.
Se sui nomi degli esponenti del clan criminale coinvolti c’è poco da restare meravigliati, destano invece stupore i nomi dei politici locali coinvolti. L'inchiesta si collega a un'altra condotta dalla procura di Bari sulle elezioni del 2019, che portò all'arresto della consigliera Francesca Ferri, eletta con la stessa lista di Lorusso. Ferri, il suo compagno e il presidente del Foggia calcio sono a processo per corruzione elettorale e scambio elettorale politico mafioso, insieme ai capi del clan Buscemi di Valenzano, alleati del clan Parisi di Japigia.
In Puglia vi sono state varie inchieste che hanno messo in luce i pericolosi contatti esistenti tra criminalità e candidati allo scopo di vendere ed acquistare voti e inquinare il risultato del voto.
Durante l’ultima inaugurazione dell’anno giudiziario, Leonardo Leone De Castris, non era passato inosservato un passaggio del discorso contro la corruzione politica del nuovo Procuratore Generale di Bari. Nel suo appello si era rivolto direttamente alla politica affinchè, in vista delle imminenti elezioni amministrative ed europee, le candidature siano "soppesate bene". Chiaro messaggio ai dirigenti dei partiti a voler valutare con estrema attenzione i profili dei futuri candidati.
Tornando ai nomi dei politici baresi indagati, non è secondario ricordare il loro ricco “excursus” politico fatto di: elezioni, cambi di casacche, nomine, incarichi politici, posti nei consigli di amministrazione di aziende municipalizzate, consulenze d’oro e vari scandali giudiziari.
Giacomo Olivieri è un noto avvocato barese sposato con Maria Carmen Lorusso. Ha ricoperto i seguenti incarichi politici:
- Consigliere regionale della Puglia dal 2005 al 2010, eletto con la lista di Forza Italia. Successivamente passa poi in Margherita e Idv per fondare il movimento “Realtà Italia”.
- Presidente della Multiservizi di Bari, società partecipata dal Comune di Bari, dal 2010 al 2012, nominato dal sindaco Michele Emiliano.
- Presidente dell'Amtab, azienda municipalizzata dei trasporti di Bari, dal 2012 al 2014, nominato dal sindaco Michele Emiliano.
- nel 2014 alle primarie del Pd per il comune ottiene il 42% con Realtà Italia.
Varie sono le indagini e gli scandali in cui risulta coinvolto negli anni.
Olivieri è indagato per bancarotta fraudolenta in concorso con l'imprenditore Nicola Nitti, per una consulenza da 2,7 milioni di euro pagata dalla Immoberdan, società immobiliare fallita nel 2018.
Olivieri è stato accusato anche di estorsione nei confronti della “Banca Popolare di Bari”. Avrebbe utilizzato un sito di notizie a lui riconducibile, chiamato "Il Quotidiano Italiano", per impedire che venisse recuperato un credito da 1,1 milioni di euro nei confronti della Fondazione Maria Rossi Olivieri, che la Banca Popolare aveva ceduto a Cerved spa. Le sue pressioni avrebbero avuto successo almeno sul momento, impedendo all'istituto bancario di procedere con l'atto di precetto.
Inoltre, è indagato per una truffa alla Multiservizi di Bari, azienda partecipata del comune, per aver fatturato prestazioni professionali inesistenti per oltre 300 mila euro. All’epoca dei fatti Olivieri rivestiva la carica di Presidente dell’azienda.
Maria Carmen Lorusso, detta “Mari”, è una giovane avvocata di Bari figlia del noto oncologo Vito Lorusso. Il professore finito già in manette nel 2023 per uno scandalo di mazzette richieste ai pazienti oncologici per anticipare visite ed esami ed ora coinvolto anche nell’indagine su figlia e genero.
Nel 2019 viene eletta al consiglio comunale di Bari con la lista di destra “Di Rella Sindaco” con 900 preferenze.
Poco dopo in una splendida Masseria di Savelletri, festeggia l’elezione convolando a giuste nozze con Giacomo Olivieri, suo mentore politico.
Successivamente nel maggio 2021 passa nelle file del centro sinistra, come esponente del movimento “Sud al Centro” di cui ne diventa capogruppo, e appoggia la maggioranza del Sindaco Decaro.
A distanza di pochi mesi, sotto Ferragosto, Decaro deve rinnovare il Nucleo di valutazione e controllo strategico della Città Metropolitana di Bari e quindi la nomina Presidente.
Nella “Apulia Felix” di Emiliano, già ex sostituto procuratore della repubblica, già ex sindaco, ex presidente regionale del Pd, ex assessore alla legalità, ex assessore alla Sanità e ora Presidente della regione e nella Bari del quasi ex Sindaco Decaro ed ex presidente Anpi…Molto resta da fare sul fronte della guerra contro la corruzione politica. Un fenomeno trasversale che riguarda sia la destra, il centro che la sinistra.
Resta dunque, sempre valido il severo monito del nuovo Procuratore Generale di Bari: “valutate con estrema attenzione i profili dei futuri candidati.”