A gennaio 2021, con l'Istat che inaugura un  nuovo metodo di calcolo per compilare i dati di questa statistica, l'indice del clima di fiducia dei consumatori passa, rispetto al mese precedente, da 101,1 a 100,7, mentre quello delle imprese aumenta leggermente, rispetto a dicembre 2020, da 87,7 a 87,9.


Per quanto riguarda i consumatori
, il clima personale e quello futuro risultano in calo, passando rispettivamente da 107,0 a 106,5 e da 105,3 a 103,2, mentre il clima economico registra una sostanziale stabilità (da 83,5 a 83,4) e il clima corrente aumenta da 98,3 a 99.


Dal lato delle imprese
, la fiducia è in peggioramento nel settore manifatturiero (da 96 a 95,1) e nel commercio al dettaglio (da 88,2 a 87,9) mentre aumenta nei servizi di mercato (da 78,4 a 82,0) e nelle costruzioni (da 136,0 a 138).

In relazione alle componenti, nell'industria manifatturiera migliorano i giudizi sugli ordini ma sia i giudizi sulle scorte di prodotti finiti sia le aspettative sulla produzione sono in peggioramento. Nel settore delle costruzioni i giudizi sugli ordini si deteriorano rispetto al mese scorso mentre le attese sull'occupazione sono in aumento.

Per quanto attiene ai servizi di mercato, tutte le componenti dell'indice di fiducia sono in miglioramento. Nel commercio al dettaglio, la diminuzione dell'indice è dovuta al peggioramento dei giudizi sulle vendite e all'aumento del saldo delle scorte di magazzino; sono, invece, in deciso aumento le aspettative sulle vendite future. A livello di circuito distributivo, la fiducia cresce lievemente nella grande distribuzione mentre è in calo nella distribuzione tradizionale.