In base all'analisi dell'Ufficio Studi di Confcommercio sulle spese obbligate delle famiglie tra il 1995 e il 2020, la crisi del 2020 e gli effetti dell'emergenza Covid si fanno sentire sui bilanci familiari con una compressione delle spese libere e un aumento di quelle obbligate che incidono per quasi il 44% sul totale dei consumi delle famiglie (il livello più alto dal 1995) arrivando a pesare per oltre 7.000 euro l'anno pro capite.

Pertanto, per l'Ufficio Studi di Confcommercio, tra le riforme necessarie al Paese, per innescare dinamiche di crescita superiori a quelle che abbiamo sperimentato negli ultimi veni anni, vi è il rafforzamento del processo di liberalizzazione dei mercati di offerta di molti beni e servizi obbligati, elemento che non potrebbe che giovare al sistema economico nel complesso e al miglioramento del benessere economico della popolazione.

Questo il commento presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sull'analisi dell'Ufficio Studi della Confederazione sulle spese obbligate: "L'emergenza Covid ha riportato i consumi ai livelli più bassi degli ultimi 25 anni.  Inoltreci preoccupa l'aumento delle spese obbligate delle famiglie – come affitti, bollette, assicurazioni – che erodono quasi il 44% dei consumi totali. Se non si interviene con decisione tagliando le tasse perderemo definitivamente la possibilità di agganciare la ripresa economica".