Il 27 settembre alle ore 15.30 si è svolta l'assemblea generale dei dipendenti dell'ospedale di Careggi, è intervenuto Paolo Porta del Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche.

Nel corso dell'assemblea è stata fatta luce sul contratto del comparto della sanità (2016-2018) rinnovato soltanto quest'anno dopo ben dieci anni di attesa.

Gli aumenti sono stati irrisori, nell'ordine della decina di euro lordi e non hanno reso merito a nessuno, molta è stata l'indignazione degli infermieri, gravati di numerose responsabilità civili e penali, i quali restano a tutt'oggi una delle categorie meno retribuite in relazione alla formazione universitaria che occorre per l'esercizio della professione.

La firma che ha prodotto il contratto è ad opera di CGIL, CISL, UIL e FIALS e FSI è stata respinta da tutti i sindacati di categoria (Nursind e Nursing up) e dai sindacati di base.

Si è resa necessaria anche a Careggi un'assemblea nella quale sono stati esposti diverse problematiche relative al contratto, anche nella sua specificità, sottolineando che alcuni articoli sono di difficile interpretazione e nella poca chiarezza vi è anche una conseguente difficoltà a far valere i propri diritti.

Sono intervenuti successivamente Monica Borti, dirigente aziendale del Nursind e Francesca Romano, coordinatore aziendale del Cobas. Il gruppo Facebook "Careggi Città Aperta" e Spazio Informazione Libera erano presenti al fine di rendere ulteriormente visibile l'evento.