Microsoft ha annunciato che hacker collegati a Russia, Cina e Iran hanno iniziato a spiare persone e gruppi che abbiano un qualche interesse nelle elezioni presidenziali americane del 2020 e per quanto riguarda i russi, gli hacker coinvolti sono gli stessi ad esser stati "protagonisti" in occasione delle presidenziali del 2016.

L'interesse degli hacker, al momento, sarebbe bipartisan, con gli staff di Trump e Biden presi indifferentemente di mira.

Gli hacker russi appartengono al gruppo Strontium [elemento chimico, ndr], altrimenti conosciuto anche come Fancy Bear, e da tutti ritenuto appartenere al GRU, Glavnoe Razvedyvatel'noe Upravlenie, l'intelligence delle Forze armate russe.

Venerdì il portavoce del presidente Vladimir Putin, Dmitry Peskov, ha dichiarato che il Cremlino non ha mai cercato di interferire nelle elezioni di altri Paesi.

Sulla stessa linea il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, che ha detto che Microsoft "non dovrebbe accusare la Cina in relazione a notizie che non hanno alcun fondamento".

E gli iraniani? Operano con un gruppo denominato Phosphorus che nei mesi scorsi, pur senza successo, aveva cercato di accedere ai conti dei funzionari della Casa Bianca e del personale della campagna di Trump.

Per Tom Burt, vicepresidente Microsoft responsabile della sicurezza, "Strontium sta lanciando attacchi per raccogliere dati di accesso o compromettere gli account di persone collegate a vario titolo con le prossime elezioni di novembre, anche se la maggior parte degli attacchi informatici, per ora non ha avuto successo".

"Quello che abbiamo visto è coerente con i precedenti modelli di attacco e gli attuali tentativi non solo prendono di mira i candidati e il personale delle campagne presidenziali, ma anche le persone che di volta in volta vengono consultante su questioni chiave", ha detto Burt.

Per quanto riguarda gli hacker cinesi, il gruppo più noto è Zirconium [altro elemento chimico, ndr] che, sempre secondo Microsoft, ha lanciato attacchi agli account di posta privati di persone collegate alla campagna di Biden, nonché a quello di "almeno un individuo di spicco precedentemente appartenente all'amministrazione Trump".