Luis Parada, Arturo Murillo, Álvaro Coimbra, Fernando López, Yerko Núñez, Karen Longaric, María Elva Pinckert, Jerjes Justiniano, Roxana Lizárraga sono i nomi del nuovo gabinetto nominati dalla neo autonominatasi presidente della Bolivia, Jeanine Añez Chávez, dopo la fuga in Messico a cui è stato costretto Evo Morales, dopo essere venuto a conoscenza che la polizia lo stava cercando per arrestarlo.

La nomina della Añez, appartenente allo schieramento di opposizione di Mesa, era dovuta in quanto vicepresidente del Senato ed unica autorità rimasta in carica dopo le dimissioni degli altri vertici dello Stato legati a Morales. Come la legge boliviana le impone, la Añez ha 90 giorni di tempo per indire nuove elezioni, che lei ha detto di voler far svolgere quanto prima.

Ma nel frattempo, a conferma che definire un golpe quanto accaduto in Bolivia non è certo una forzatura, la neo presidente ha già nominato nuovi vertici delle forze armate, adesso guidate da Carlos Orellana.

Mentre i sostenitori di Mesa si stanno ritirando dalle strade, dopo che le manifestazioni da loro promosse, oltre alla caduta di Morales, hanno causato 10 morti, sono progressivamente sostituiti da quelli di Morales che, a loro volta, protestano per quanto gli è accaduto, chiedendo le dimissioni della Añez.

A differenza delle manifestazioni precedenti, questa volta però la polizia si oppone a chi protesta ed in quest'opera è pure affiancata dall'esercito.

Gli scontri non riguardano solo La Paz, ma tutto il Paese, come dimostra la situazione nel Cochabamba, dove agricoltori e produttori di foglie di coca legati a Morales hanno iniziato a mettere posti di blocco sulle strade, impedendo la circolazione anche nelle arterie principali come quella che porta a Santa Cruz.

Il colpo di Stato messo in atto contro Morales, se così dovesse rimanere la situazione in Bolivia, rischia di scatenare una vera e propria guerra civile, dato che l'ex presidente, qualunque siano stati i suoi errori e le sue responsabilità politiche, era visto da buona parte della popolazione come baluardo contro sfruttamento e soprusi.

Nel frattempo, Morales si è appellato alla comunità internazionale...