Politica

La dialettica dello smemorato Matteo Salvini, un'occasione immancabile per farsi quattro risate

Per chiunque abbia necessità di farsi quattro risate, le esternazioni social di Matteo Salvini, il Donald Trump lumbard, ne costituiscono da sempre una fonte inesauribile.

Qualche giorno fa, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per incalzare politicamente Salvini, a mezzo stampa gli suggerì di dialogare con i Paesi di Visegrad e convincerli a cambiare idea in relazione alla loro attuale scelta di opporsi al via libera del cosiddetto recovery fund.

Che Salvini sia da sempre un  dichiarato sostenitore del gruppo di Visegrad - costituito da Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovacchia - è cosa nota anche ai sassi, considerando le ripetute passate dichiarazioni al riguardo del segretario della Lega.

Ma ecco come Salvini, ieri, ha risposto a Conte:

«Conte dice che abbiamo rapporti con i Paesi Visegrad? Parliamo di governi europei liberamente eletti, di democrazie occidentali. Premier si preoccupi invece di chi - nella sua maggioranza - preferisce interloquire con i regimi sanguinari di Cina, Venezuela e Iran. #StatiGenerali»

Ma che diavolo di risposta è? Salvini adesso vuol rinnegare il suo apprezzamento e i suoi rapporti con il gruppo di Visegrad, Ungheria in testa? E che c'entra il fatto che siano ancora democrazie (il che è tutto da dimostrare)? E che c'entrano Cina, Venezuela e Iran, oltre agli Stati Generali?

Vallo a capire.

E dato che Salvini ci tiene a mantenerci di buon umore ecco che cosa ha scritto oggi riferendosi al presunto finanziamento illecito che Maduro, allora ministro degli esteri di Chavez, avrebbe dato al Movimento 5 Stelle:

«Al di là di ipotetici finanziamenti, in questo governo e in questa maggioranza vedo un problema politico: l'andare a braccetto di regimi sanguinari e dittatoriali come Cina, Iran e #Venezuela. Questo mi fa vergognare di essere italiano».

Nell'ordine...

Tralasciando la faccenda dei 49 milioni di euro di cui una parte sarebbe servita ad alimentare la macchina, anche attuale, della propaganda leghista, Salvini si preoccupa di presunte "alleanze" degli altri partiti, senza guardare le sue. 

E senza scervellarsi, basta citare il legame con Putin che si appresta a diventare il nuovo zar della Russia con la modifica della Costituzione che verrà sottoposta a referendum a luglio. Putin, l'eroe di Salvini, è quello che fece assassinare Alexander Litvinenko in Gran Bretagna, dove qualche anno dopo tentò di nuovo il colpo con Sergei Skripal e sua figlia utilizzando allora il gas nervino invece del polonio, tanto da mettere in quasi lockdown la città di Salisbury, appena un paio di anni fa. 

E se poi volessimo anche rimanere alle vicende locali, che dire dei rapporti amicali di Salvini con la criminalità legata al tifo organizzato e alla 'ndrangheta, di cui i suoi referenti calabresi sembrano essere noti rappresentanti? Tutti fatti riportati da accreditate fonti stampa.

E concludiamo in bellezza! Adesso, Salvini dice di vergognarsi di essere italiano... ma come! Fino a qualche annetto fa diceva di vivere nella Padania, riconosciuta come nazione, e di non appartenere all'Italia - salvo poi prendere gli stipendi da eurodeputato - tanto da fare il tifo su Radio Padania per le nazionali di calcio avversarie dell'Italia. Adesso, invece...

Ma è giusto che Salvini continui così, perché almeno ci tiene di buon umore e ci fa fare quattro risate.

Autore Vittorio Barnetti
Categoria Politica
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