Esteri

Israele riprende la strategia degli omicidi mirati a Gaza: ucciso uno uno dei leader della Jihad Islamica

La scorsa notte, con un raid mirato nella Striscia di Gaza, gli israeliani hanno ucciso Bahaa Abu Al-Ata, 42 anni, uno dei leader della Jihad Islamica. Al-Ata è stato ucciso nella sua casa insieme alla moglie, nel quartiere di Shajaye di Gaza City. L'uccisione è stata confermata dalla Jihad Islamica.

La reazione da parte palestinese è stata quasi immediata con un lancio di razzi verso Israele. Due miliziani, su una moto, sarebbero stati uccisi mentre tentavano di lanciare dei missili.

Un secondo raid è stato poi effettuato a Damasco ed aveva come obbiettivo un altro leader del movimento, Akram al-Ajouri, ma come esito ha avuto quello dell'uccisione di uno dei due suoi figli.

L'agenzia di stampa siriana SANA ha dichiarato che nell'attacco avvenuto a Mezzah, un quartiere occidentale della città, almeno due persone sono state uccise, mentre altre sei sono rimaste ferite.


A seguito dell'azione israeliana, le Brigate al-Quds, ala militare della Jihad islamica, hanno rilasciato una dichiarazione in cui promettono una risposta importante all'assassinio di Ata:

Annunciamo la mobilitazione generale dei nostri combattenti e delle nostre unità e affermiamo che la risposta a questo crimine non avrà limiti e corrisponderà alla dimensione del crimine che il nemico ha perpetrato.Ata era uno dei membri più importanti del nostro stato maggiore e il comandante del settore settentrionale di Gaza.


Anche l'altra fazione che controlla Gaza, Hamas, ha commentato l'omicidio di Al-Ata:

Hamas piange la morte dell'ufficiale della resistenza, di grado elevato, Baha 'Abu Ata, assassinato all'alba dagli aerei da guerra israeliani.Il movimento sottolinea che l'occupazione israeliana è ritenuta responsabile di tutte le conseguenze e gli esiti di questo omicidio. Continueremo la nostra resistenza e l'uccisione di Abu Al-Ata non sarà lasciata senza risposta.


Questa, poi, la nota diffusa dal portavoce di Hamas, Fawzi Barhoum:

L'assassinio del comandante della Jihad islamica Bahaa Abu Al-Ata da parte dell'occupazione israeliana è una pericolosa escalation e un prosieguo dell'aggressione e del terrorismo israeliano contro il popolo e la resistenza palestinesi.Mirare a un'icona della resistenza palestinese rivela le intenzioni alla base dell'occupazione israeliana di voler avviare una nuova battaglia contro la resistenza palestinese al fine di esportare le sue crisi interne e imporre nuove regole di ingaggio.Questa aggressione si ritorcerà contro l'occupazione israeliana e i suoi leader criminali. L'occupazione israeliana ha iniziato un simile attacco e quindi, per questo, dovrà pagare un prezzo.Il sangue palestinese è una linea rossa per noi di enorme valore, quindi non permetteremo all'occupazione israeliana di liberarsene o di trasformare Gaza in un'arena per esportare le sue crisi interne.Infine, i crimini israeliani non spezzeranno la volontà della resistenza palestinese, né la dissuaderanno dall'adempiere al proprio dovere e difendere il proprio popolo contro qualsiasi aggressione israeliana.


Infine, la dichiarazione di Ismail Haniyeh, capo dell'ufficio politico di Hamas:

Il movimento di Hamas esprime le sue sincere condoglianze al movimento della Jihad islamica, in particolare al suo massimo ufficiale Ziyad al-Nakhalah per la morte del comandante Baha 'Abu Al-Ata, dopo essere stato assassinato dalle forze di occupazione israeliane.La politica degli assassini mirati, considerata dall'occupazione israeliana come un pilastro della sua strategia di sicurezza, non dissuaderà la resistenza palestinese dall'affrontare tale occupazione.Il crimine di oggi e il bombardamento israeliano a Gaza si aggiungono al casellario giudiziario israeliano che ha lo scopo di liquidare la causa palestinese attaccando il popolo palestinese, la resistenza e i loro ufficiali più alti in grado.I crimini israeliani spingeranno il popolo palestinese a difendere i propri diritti adottando tutte le forme di resistenza contro l'occupazione israeliana. Le fazioni della resistenza, inoltre, rimarranno unite.Inoltre, l'aggressione israeliana coincide con gli sforzi per riorganizzare la casa palestinese e ripristinare l'unità dei palestinesi per affrontare le violazioni israeliane a Gerusalemme, nella moschea di Al-Aqsa e nelle carceri israeliane.Assassinando Abu Al-Ata, l'occupazione israeliana cerca di creare caos e ostacolare le nostre proposte di unificazione, soprattutto dopo che un'atmosfera positiva aveva caratterizzato i colloqui tra le varie fazioni.


Se vi sia oppure no, come ipotizzato da Hamas, una strategia politica, oltre che militare, in questa azione degli israeliani è impossibile affermarlo, anche se non è irrealistico pensarlo.

La strategia degli omicidi mirati, all'interno di Gaza, era stata da tempo abbandonata da Israele, anche per aver coinvolto in passato persone innocenti, persino bambini. Inoltre, è una strategia che viene ripresa in una fase politica in cui Gantz sta cercando di formare un nuovo governo, mentre Netanyahu - beniamino della destra ultrà e dell'ortodossia ebrea che mira ad una annessione dei Territori occupati - è in difficoltà.

Infine se aggiungiamo la ripresa di un dialogo serio e soddisfacente tra le diverse fazioni che rappresentano le varie anime del popolo palestinese, la valutazione di Hamas, che etichetta questi raid come conseguenza della lotta politica in corso in Israele, non è da ritenersi assolutamente infondata.

Infatti, nel caso di un escalation militare, non è così illogico pensare che Netanyahu possa tentare una forzatura, anche nei confronti del presidente Rivlin, per convincere il premier incaricato Gantz, leader di Blu Bianco e vincitore delle ultime elezioni politiche, a formare un'alleanza di governo con il Likud, in cui all'ex-primo ministro sia riconosciuto un ruolo di primo piano.

Autore Giuseppe Ballerini
Categoria Esteri
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