Che barba, che noia. Questo il commento più adatto per riassumere i 90 minuti di Juventus -Inter che martedì sera si sono confrontate a Torino per la semifinale di ritorno per decidere la prima finalista di Coppa Italia.
La partita è finita 0-0, con pochi sussulti. Grazie al risultato dell'andata, la Juventus passa il turno, mentre l'Inter di Conte porta a casa la seconda eliminazione stagionale dopo l'ultimo posto nel girone di Champions.
L'Inter doveva vincere per 2-0 per passare il turno oppure per 2-1 per giocarsela ai supplementari, ma le occasioni migliori sono state solo per i bianconeri, mentre l'Inter, soprattutto nel secondo tempo, ha prodotto solo una sterile supremazia senza creare pericoli per la porta bianconera.
Il commento di Pirlo nel dopo partita:«Speravo, da debuttante, di arrivare a questo punto della stagione centrando gli ottavi di Champions, vincendo una Supercoppa e centrando la finale di Coppa Italia, ma non abbiamo ancora fatto nulla, quindi continuiamo a lavorare e a rimanere concentrati. La difesa? Ho la fortuna di avere quattro centrali molto bravi e stanno facendo bene. Oggi siamo stati bravi, perché l'Inter non ha quasi mai tirato in porta, le occasioni migliori sono state nostre e Handanovic è stato il migliore in campo. La difesa è impostata sul 4-4-2, ma la fase di impostazione varia di volta in volta, a seconda dell'avversario».
Queste, invece, le parole di Conte:
«Avremmo dovuto sicuramente concretizzare le tante occasioni create nei 180 minuti. Penso che si siano viste due squadre che hanno combattuto fino all'ultimo ma purtroppo abbiamo pagato i regali concessi all'andata. Abbiamo cercato il gol subito perché sapevamo che la Juventus sarebbe potuta andare in difficoltà. Purtroppo però la qualificazione si gioca su 180 minuti, oggi abbiamo provato a ribaltare il risultato ma non ci siamo riusciti. Dobbiamo imparare dai nostri errori e ripartire. Noi cerchiamo di lavorare al massimo e guardare sempre in alto. Avremmo voluto essere protagonisti anche in Champions League e in Coppa Italia siamo usciti a un passo dalla finale per il secondo anno consecutivo. Continueremo a lavorare per essere dove ancora non siamo riusciti ad arrivare. L'importante è che l'Inter abbia riacquisito credibilità e sia tornata a mettere paura agli avversari.Ripeto, stavamo giocando contro una signora squadra. Siamo arrivati qui per fare la partita con personalità. Non è da tutti, poi ovviamente l'eliminazione brucia ma a livello di prestazione ho poco da rimproverare. Ovviamente avremmo potuto fare meglio sotto porta ma quando parlo di percorso intendo anche questo».
Un siparietto non proprio idilliaco, durante il match, ha visto protagonisti Antonio Conte e il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, che si sono scambiate opinioni personali sulle rispettive qualità tramite insulti e gestacci.