A dicembre 2024 crollo del fatturato dell'industria, mentre resiste quello dei servizi... tra luci e ombre

A dicembre 2024 l'Istat registra un netto peggioramento per l'industria italiana, mentre il comparto dei servizi mostra una certa tenuta, seppur con segnali contrastanti. I dati diffusi confermano una fase critica per il settore manifatturiero, con dinamiche negative che si estendono a quasi tutti i comparti, mentre i servizi continuano a crescere, sebbene a un ritmo più lento rispetto agli anni precedenti.
A dicembre 2024, il dato destagionalizzato del fatturato dell'industria registra un calo del -2,7% in valore e del -2,5% in volume su base mensile, con un peggioramento generalizzato: il mercato interno segna -3% in valore e -2,7% in volume, mentre quello estero flette del -2,1% in valore e del -2,3% in volume. Tra i raggruppamenti industriali, solo l'energia mostra un timido segno positivo (+2,8% in valore), contro il crollo dei beni strumentali (-5,3%), degli intermedi (-3%) e dei beni di consumo (-1,1%).
Su base tendenziale (dicembre 2024 vs dicembre 2023), la situazione è ancora più allarmante: il fatturato industriale, corretto per gli effetti di calendario, segna -7,2% in valore e -7,7% in volume, con performance negative sia sul mercato interno (-7% in valore; -8,3% in volume) sia su quello estero (-7,5% in valore; -6,4% in volume). Nel 2024, l'indice annuo del fatturato industriale (al netto del calendario) chiude a -4,3%, un dato ben peggiore rispetto al -0,7% del 2023, confermando una crisi strutturale che si è aggravata trimestre dopo trimestre.
Il settore dei servizi, pur in rallentamento, mantiene un bilancio annuale positivo: a dicembre 2024 si registra un +0,3% in valore e un -0,1% in volume su base mensile, trainato dal commercio all'ingrosso (+1,0% in valore; +0,8% in volume), mentre gli altri servizi segnano lievi flessioni (-0,2% in valore; -0,4% in volume).
Su base tendenziale, il comparto chiude il 2024 con un +1,3% in valore e +0,3% in volume, sebbene in netto rallentamento rispetto al 2023 (+3,3% in valore; +1,3% in volume). A dicembre, gli aumenti tendenziali più significativi si osservano negli altri servizi (+3,3% in valore), mentre i volumi mostrano segnali di fragilità (-0,2%).
Nell'ultimo trimestre del 2024, l'industria segna un lieve recupero congiunturale (+0,4% in valore; +0,2% in volume), ma si tratta di un rimbalzo insufficiente a compensare il crollo annuale. Al contrario, i servizi confermano una maggiore resilienza: +0,8% in valore e +0,7% in volume nello stesso periodo.
Tuttavia, le serie tendenziali rivelano un progressivo deterioramento per entrambi i settori. Nell'industria, il calo del fatturato è diventato più marcato nel corso dell'anno, con il mercato interno in netta difficoltà. Nei servizi, i volumi hanno registrato flessioni nel terzo e quarto trimestre, segnalando una domanda più debole.
I dati per raggruppamenti industriali evidenziano criticità diffuse:
- Beni strumentali: -9,4% su base annua, il settore più colpito.
- Beni intermedi: -8,9%, riflettendo il calo della domanda industriale globale.
- Energia: -5,2% su base annua, nonostante il rimbalzo congiunturale di dicembre.
- Beni di consumo: -2,7%, con un impatto attenuato dalla domanda delle famiglie.