"Un tram che si chiama Desiderio" di Tennessee Williams al Teatro Quirino in Roma
Tennessee Williams, pseudonimo di Thomas Lanier Williams, (Columbus, Mississippi ,26 marzo del 1911 - New York 25 febbraio del 1983 ) era figlio di Edwina Dakin Williams e di Cornelius Coffin. Cresciuto nella casa dei nonni materni e dovendo sopportare le prese in giro del padre, che aveva notato la sua diversità rispetto agli altri maschi, nel 1929 cominciò a frequentare il college senza, però, ottenere risultati apprezzabili. Dopo aver lavorato presso l'International Show Company, Williams si laureò nel 1938. Il 9 giugno 1980 il Presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter gli concesse la prestigiosa Medaglia presidenziale della libertà.
"Un tram che si chiama Desiderio", (A Streetcar Named Desire) valse a Williams il Pulitzer. La prima di questo capolavoro, andata in scena a Broadway nel 1947, vide Jessica Tandy nei panni della protagonista Blanche, con Marlon Brando nel ruolo maschile e la regia di Elia Kazan. Dal 3 al 15 marzo quest'opera di Tennessee Williams andrà in scena al Teatro Quirino in Roma nella traduzione di Masolino D’Amico, adattamento e regia di Pier Luigi Pizzi.
Sembra che il dramma sia stato concepito proprio su un tram, su cui l'autore girovagava da studente. Il giovanissimo Tennessee Williams ebbe l’idea di descrivere per la scena il lato oscuro del sogno americano. Il capolavoro di Williams un testo amato, odiato, comunque conosciuto in tutto il mondo, costituisce una pietra miliare del teatro e del cinema che ancora oggi si continua a leggere e a vedere rappresentato con interesse ed emozione per i tratti autobiografici che contiene: l’omosessualità dell’autore ed il dramma della sorella Rose, affetta da un disturbo mentale e lobotomizzata. Si tratta di una storia in tre atti che alzava il velo sulla macchina oppressiva della famiglia, sull’ ipocrisia dei pregiudizi, sulla atroce stupidità delle paure morali.
Il dramma, premio Pulitzer nel ’47, mise l’America allo specchio su questioni scottanti come l’omosessualità, il sesso, il disagio mentale, la famiglia vista come un luogo non sempre raccomandabile, il maschilismo, la femminilità maltrattata, l’ipocrisia sociale.
La New Orleans degli anni ’40 costituisce l’ambientazione e il testo narra la storia di Blanche che dopo che la casa di famiglia è stata pignorata si trasferisce dalla sorella Stella sposata con un uomo rozzo e volgare di origine polacca, Stanley. Blanche è alcolizzata, vedova di un marito omosessuale, e tenterà, fallendo, di ricomporre un rapporto salvifico con Mitch, amico di Stanley. Ma il violento conflitto che si innesca fra lei e Stanley, la condurrà alla patologia mentale, già latente in lei.
Sul palcoscenico prestigioso del Teatro Quirino in Roma, il ruolo di Blanche DuBois è affidato a Mariangela D’Abbraccio, grande interprete del teatro italiano e reduce dai successi di Filumena Marturano per la regia di Liliana Cavani.
Kowalsky è interpretato da Daniele Pecci, attore affermato di cinema, teatro e televisione. (#carlomarinoeuropeannewsagency)