Bibbiano è un comune di 10mila abitanti in provincia di Reggio nell'Emilia, un paese della "Bassa" come ce ne sono tanti.

Da un paio di settimane è alla ribalta della cronaca per un'inchiesta della Procura di Reggio Emilia, chiamata "Angeli e Demoni", che riguarda casi di affidi familiari fatti in seguito alle segnalazioni dei servizi sociali della Val d'Enza, che riunisce sette comuni della provincia.

Il numero anomalo di denunce effettuate da quei servizi sociali nei confronti di genitori che avrebbero compiuto violenze sui loro figli ha destato più di un sospettto e, per tale motivo, nell'estate 2018 è stata avviata un'inchiesta.

A fine giugno 2019, la Procura di Reggio ha indagato 29 persone, e per 17 di loro ha ritenuto ci fossero gli estremi per emettere anche delle misure cautelari.

Al vaglio della magistratura sono finiti assistenti sociali e psicologi del servizio sociale della Val d'Enza, a partire dalla responsabile, Federica Anghinolfi; il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti; gli ex sindaci di Montecchio Emilia e Cavriago; il direttore e alcuni operatori dell'Ausl di Reggio Emilia; gli psicoterapeuti della onlus Hansel e Gretel di Moncalieri; una coppia affidataria che sarebbe stata favorita da Federica Anghinolfi.

Frode processuale, depistaggio, abuso d'ufficio, peculato, lesioni personali ai minori... queste le principali accuse rivolte agli indagati.


Che cosa ipotizzano gli inquirenti?

Nel caso di segnalazioni ricevute dagli assistenti sociali (ad esempio da insegnanti o parenti) che potessero far pensare ad abusi (anche di carattere sessuale) sui minori, gli assistenti sociali e gli psicologi della Val d'Enza, puntualmente, ne stabilivano l'esistenza, utilizzando metodi e dichiarazioni che finivano per manipolare quelle dei bambini, disegnando un quadro che non corrispondeva però alla realtà, con lo scopo di giustificare l'allontanamento dei bambini dalle loro famiglie.

I bambini venivano quindi trasferiti in una struttura pubblica del Comune di Bibbiano, "La Cura", un centro a sostegno dei minori vittime di violenza e abuso sessuale gestito dalla onlus "Hansel e Gretel" di Moncalieri, che fa capo a Claudio Foti e a sua moglie, Nadia Bologni, entrambi finiti tra gli indagati.


Chi traeva vantaggio da questo?

Secondo i magistrati, il sindaco Carletti (adesso sospeso dal Prefetto, che aveva la delega alle politiche sociali) e la responsabile del servizio Federica Anghinolfi avrebbero "omesso di effettuare una gara d'appalto "per l'affidamento del servizio di psicoterapia che aveva un importo superiore a 40mila euro" a favore di Hansel e Gretel, a cui veniva consentito anche l'utilizzo gratuito dei locali della struttura pubblica "La Cura".

Gli operatori di Hansel e Gretel prestavano il loro servizio fatturandolo ad un costo di 135 euro l'ora per ogni minore esaminato, rispetto al prezzo medio di mercato che oscilla tra i 60-70 euro.

Inoltre, ciò che veniva fatto dalla Hansel e Gretel, struttura privata, avrebbe potuto essere tranquillamente svolto dalla Asl di Reggio Emilia, gratuitamente, in qualità di servizio pubblico.

In questo modo, si è creato un danno patrimoniale per la pubblica amministrazione che, secondo gli inquirenti, è quantificabile in 200mila euro.


Come è stata riportata la vicenda.

Questi sono i fatti, riassunti in breve, della vicenda di Bibbiano. Fatti su cui alcuni media e alcune forze politiche hanno poi ricamato per loro convenienza, fino a stravolgerli, tanto da farli diventare vere e proprie fake news.

Così, ad esempio, un dispositivo utilizzato dalla Hansel e Gretel per verificare le testimonianze dei bambini in base ad un metodo psicoterapico riconosciuto dalla comunità scientifica, per alcune fonti d'informazione è magicamente diventato un'apparecchiatura per praticare l'elettroshock!


Dal punto di vista politico, nonostante si stia parlando di un'inchiesta e nonostante le accuse degli inquirenti debbano essere accertate da ulteriori indagini, oltre che da un eventuale processo, e nonostante il procuratore Mescolini abbia escluso coperture politiche dichiarando che al vaglio della magistratura non c'è il sistema dei servizi, ma solo alcune persone, invitando a non generalizzare, Lega e Movimento 5 Stelle, da giorni - per mascherare le loro difficoltà politiche relative allo stato di crisi del Governo e allo scandalo Metropol - vogliono far credere che quanto accaduto a Bibbiano sia opera del Partito Democratico.

Sui profili social e nelle compiacenti trasmissioni di approfondimento giornalistico trasmesse in tv, leghisti e grillini fanno a gara nell'utilizzare termini roboanti per descrivere la vicenda Bibbiano e associarla al partito guidato da Nicola Zingaretti che, dopo aver deciso che quello a cui stava assistendo andava oramai ben al di là del grottesco e del surreale, qualche giorno fa ha dichiarato:

"Adesso basta! Le dichiarazioni demenziali del vicepremier Di Maio, che collega l'identità del Pd alle vicende drammatiche relative all'inchiesta sui minori che coinvolge il comune di Bibbiano, confermano il livello di disperazione di un personaggio che ha fallito il suo obiettivo e scarica la sua bile sugli avversari politici.

Abbiamo denunciato la gravità dei fatti portati alla luce dall'inchiesta della Procura di Reggio Emilia ma è fin troppo ovvio che, qualsiasi sia l'esito dell'indagine rispetto alle responsabilità di un sindaco accusato di abuso d'ufficio, accostare a fatti gravissimi l'identità del Pd è un atto irresponsabile e falso.

Di Maio, con il suo atteggiamento sprezzante, volgare e ottuso strumentalizza e utilizza una vicenda drammatica che dovrebbe tenere unite tutte le istituzioni. Ma questo comportamento è solo l'ennesima conferma della pochezza di alcuni individui che stanno governando l'Italia.

Il Pd ha dato mandato ai propri legali di sporgere querela per diffamazione e richiesta di risarcimento danni in sede civile".


Naturalmente, la dichiarazione di Zingaretti non fermerà di certo la propaganda di Salvini e neppure quella di Di Maio, certi che i loro elettori non si prenderanno il disturbo di conoscere e valutare i fatti, esaltandosi invece per la possibilità di avere un'occasione in più per dar sfogo alla propria bestialità nei commenti sui profili social dei loro beniamini.

Per ultimo, a rendere ancora più assurda la posizione di 5 Stelle sulla vicenda è il fatto che i consiglieri regionali grillini del Piemonte in passato abbiano fatto una donazione di quasi 200mila euro destinata ad associazioni di volontariato, tra cui anche la Hansel e Gretel di Moncalieri, al centro dell'inchiesta di Bibbiano.