News calcistiche del 24-12-2024
Lucca e Thauvin fanno felice l’Udinese: vittoria 2-1 a Firenze
Colpo dell’Udinese nel primo posticipo della diciassettesima giornata di Serie A: battuta 2-1 la Fiorentina al Franchi. Kean la sblocca su rigore all’8′, ma a inizio ripresa i bianconeri trovano la rimonta con Lucca, che dopo il pari al 49′ centra un palo con una rovesciata, e Thauvin (57′). I friulani salgono a 23 punti, mentre i toscani restano a quota 31 e subiscono l’aggancio della Juventus.
Carlos Augusto e Thuram esaltano l’Inter: 2-0 al Como
L’Inter ha battuto 2-0 il Como chiudendo il 17° turno di Serie A. In una serata più sofferta di quanto lasciasse prevedere la classifica, i nerazzurri di Simone Inzaghi hanno sfruttato al meglio il calcio d’angolo di Calhanoglu a inizio ripresa infilando il gol vittoria con Carlos Augusto, alla seconda marcatura di consecutiva. Nel recupero il raddoppio di Thuram con un siluro all’incrocio dei pali. Con questa vittoria l’Inter tiene il ritmo di Atalanta e Napoli, in una partita in cui anche il Como ha confermato i progressi delle ultime settimane.
Dybala, che rebus: resta a Roma o se ne va?
“C’è una Roma con e senza Dybala”. Bastano queste semplici parole pronunciate da Claudio Ranieri nel post partita della gara contro il Parma per capire quanto sia ancora importante l’argentino nell’economia di gioco dei giallorossi e per lanciare un messaggio chiaro: Dybala non si muove, almeno per ora. Tuttavia, come scritto da Il Messaggero, lo scenario potrebbe essere ben diverso e porterebbe la Joya a salutare la Capitale già a gennaio. Il motivo è semplice: il calciatore già guadagna troppo, ma con l’imminente rinnovo automatico andrebbe a raddoppiare lo stipendio, passando a circa 9 milioni netti a stagione fino al 2026.
La Roma, si legge, si trova dunque ad un bivio: vorrebbe evitare di ritrovarsi a bilancio uno stipendio così oneroso, specie per un calciatore il quale in questi anni non ha dato prova di essere al 100% affidabile dal punto di vista fisico; ma allo stesso tempo non vuole perdere a cuor leggere un elemento del suo calibro. L’assist potrebbe arrivare proprio da Dybala stesso, il quale potrebbe decidere di tendere la mano al club decidendo di spalmarsi l’ingaggio su più anni. Le parti sono in attesa perché l’argentino non vuole passare come quello che vuole andarsene, mentre la società non vuole essere etichettata come quella che vende il giocatore più importante. Una situazione, scrive Il Messaggero, molto simile a quella della scorsa estate.
Zirkzee, che intrigo: lo vogliono Juventus e Napoli
La situazione è, per così dire, fluida. Talmente fluida che potrebbe accadere qualunque cosa, perfino niente. Il punto è questo: Juventus e Napoli sono in cerca di un attaccante per gennaio. Joshua Zirkzee, in perenne crisi da quando ha messo piede a Manchester, sarebbe felice di cambiare aria. Lo United, dal canto suo, ha investito parecchio per l’ex Bologna e non vorrebbe dissipare l’investimento. Quindi? Quindi potrebbe decidere di lasciarlo partire anche in prestito pur di salvaguardare il suo “asset” e rilanciarlo in attesa di una degna cessione a giugno. Il che, ovviamente, fa scalare all’olandese tutte le classifiche del calciomercato di casa nostra, con appunto Motta e Conte in prima fila nel tentativo di portarselo a casa. Detta così, in altre parole, è una sfida a due. Da una parte la Juve e il suo ex tecnico. Dall’altra il Napoli, che ha in Osimhen la carta buona per incassare denaro fresco da reinvestire. Fluido, come detto.
Qualcosa a gennaio accadrà, perché dopo un avvio di stagione pessimo sotto la guida di Ten Hag, Zirkzee non ha saputo risollevarsi nemmeno con Amorim, che lo ha rilanciato sì, ma lo ha poi rispedito in panchina alla prima prestazione deludente (leggi Bounemouth) dando fiato alla protesta dei tifosi dei Red Devils, che già hanno battezzato l’olandese come peggior acquisto di sempre. Logico, in questo senso, che l’ex Bologna possa anche prendere in considerazione un ritorno in Italia, magari tra le braccia del tecnico che lo ha lanciato. La scelta, fosse per lui, sarebbe probabilmente facile. Juve e solo Juve. Ma i bianconeri non hanno al momento soldi freschi da investire, anche perché, innanzitutto, devono coprire la casella del difensore centrale. Il Napoli, al contrario, spera di trovare nella cessione di Osimhen il denaro necessario e potrebbe anche decidere di andare all in con Zirkzee chiudendo ogni discorso.
L’operazione resta in ogni caso complicata. Il Manchester United non può permettersi minus-valenze e dovrà cercare di monetizzare il più possibile. Il valore di Zirkzee, però, non può essere oggi quello della scorsa estate (42 milioni, ndr) e tra il mettere a bilancio una perdita e lasciarlo andare via in prestito, forse la seconda soluzione è la migliore. Per questo la Juve incrocia i guantoni con il Napoli e per questo Motta può sperare di strappare il “suo” attaccante ad Antonio Conte. La partita è appena cominciata e ha tutta l’aria di poter finire ai supplementari. Gennaio, c’è da giurarci, sarà caldissimo.
Napoli, idea Scuffet. E Caprile può andare a Cagliari
Nonostante il calciomercato non sia ancora ufficialmente iniziato, il Napoli continua a muoversi non solo per cercare un difensore ma anche per sistemare la porta. In questo senso è in corso una trattativa col Cagliari per un possibile scambio di prestiti Scuffet-Caprile, col primo che andrebbe a fare il vice Meret e il secondo che sbarcherebbe in Sardegna con la possibilità di avere più minutaggio per proseguire la crescita iniziata a Empoli lo scorso anno. Caprile peraltro ritroverebbe anche il suo ex allenatore all’Empoli, Davide Nicola, mentre Scuffet tornerebbe a condividere lo spogliatoio con Alex Meret dopo gli anni all’Udinese.
Simone Scuffet ha perso il posto a Cagliari: dopo aver difeso la porta dei sardi nelle prime 11 gare in questa stagione, nelle ultime 6 partite gli è stato preferito l’albanese Alen Sherri. Elia Caprile, invece, è sceso in campo in sole 6 occasioni (4 in Serie A e 2 in Coppa Italia), sostituendo il titolare Meret. Le parti si riaggiorneranno tra la fine dell’anno e l’inizio di quello nuovo per provare a verificare le reali possibilità di questa trattativa.