Presidente del Consiglio: Giuseppe Conte, il primo in tanti anni che nessuno riesce a deridere. In effetti non si lancia in strambe affermazioni, mostra e dimostra un profondo senso di rispetto per le istituzioni, insieme ad una chiara pacatezza ricca di emozioni normali, senza disturbi della personalità.La politica è mediazione o mediocrizzazione? E’ tenere il proprio punto o diventare camerieri alle cene della corte di Bruxelles? E’ parlare continuamente oppure quando serve?Sembra che nessuno voglia perdonare a Conte la sua levatura ed il fatto che ci abbia restituito una parte della dignità persa di fronte al mondo intero.Ha reso possibili delle riforme che questo paese aspettava dai tempi dell’Antica Roma. Ci ha ricordato il senso e l’importanza delle parole (quando hanno importanza e senso) e allora?Se dimostreremo la capacità di perdonare le sue virtù sarà un passo in avanti per il paese, qualsiasi cosa che preveda di scambiare lui, come facesse parte di un mazzo di figurine del circo mediatico-politico, sarebbe una disgrazia. Ora ha pure un valore aggiunto… l’esperienza di avere governato questo strano paese… benvenuto tra gli Elevati.

In base a quanto sopra dichiarato, il capo carismatico e fondatore del movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, ritiene che il premier dimissionario Giuseppe Conte abbia le qualità culturali, tecniche, etiche e morali per essere riconfermato nell'incarico anche in un eventuale prossimo esecutivo giallorosso.

Adesso, questa sembrerebbe essere diventata la condicio sine qua non in base alla quale sia possibile dar vita ad un governo tra Pd e pentastellati.


Giuseppe Conte, il vate dall'anti "mediocrizzazione", quello che con "la sua levatura" ci avrebbe "restituito una parte della dignità persa di fronte al mondo intero", almeno secondo Grillo, è lo stesso che già nel discorso d'investitura chiedeva a Di Maio (hai detto Einaudi o Pertini!) che cosa potesse o non potesse dire, mentre si dimenticava, casomai l'abbia saputo, il nome del fratello di Mattarella, Piersanti, una delle vittime della mafia tra le più ricordate.

Giuseppe Conte, che "ha reso possibili delle riforme che questo paese aspettava dai tempi dell’Antica Roma" è colui che ha contribuito a licenziare i decreti sicurezza di Salvini, non accorgendosi che sono anticostituzionali, oltre a contribuire a sdoganare razzismo e odio razziale.

È lo stesso Conte che dopo aver sopportato e supportato le mattane dei sue saltafossi del cambiamento sulla manovra economica, si è ritrovato a dover accettare le condizioni di Bruxelles, correggendo per ben due volte i conti dello Stato risultato delle bizze di Salvini e  di Di Maio... e tutto questo, sempre secondo Grillo, ci avrebbe "restituito una parte della dignità persa di fronte al mondo intero".

E infine, tale è il rispetto della Res Publica da parte di Conte che costui ha atteso di essere sfiduciato per elencare a Salvini tutte le sue colpe, le sue "furbate" ed il suo scarso o assente rispetto per l'incarico ministeriale e per le istituzioni che avrebbe dovuto rappresentare.

Queste sarebbero le virtù che, secondo Grillo e i 5 Stelle, farebbero di Conte il rappresentante irrinunciabile per la guida del nuovo Governo.

Ma non dovrebbe esserci un limite alla stupidità? Evidente, leggendo certe considerazioni, parrebbe di no.


Non solo. Tanto è il rispetto delle istituzioni e di se stessi da parte del movimento 5 Stelle, che quelli del Partito Democratico continuano a chiedersi se i grillini, per tentare di formare il nuovo Governo, stiano dialogando o meno solo con il PD e con le forze del centrosinistra, oppure stiano ancora pensando ad una riedizione di Governo con la Lega.

E se così fosse, in base a quanto suggerito da Salvini, il presidente del Consiglio potrebbe essere Luigi Di Maio! E tutta l'esperienza di Conte, in quel caso, potrebbe allora andare a farsi benedire senza alcun problema?