Matteo Renzi condotto da Napolitano, Papa Francesco e neoliberisti sulla poltrona di segretario del partito e Presidente del Consiglio ha scommesso su Hillary e sul Si al referendum. Uscito sconfitto ha piazzato Gentiloni al proprio posto di Capo del Governo, poi ha minacciato Padoan di non seguire le direttive UE; credeva di poter impunemente cambiare registro e fare il comunista “populista”, non si sa se per finta - per motivi elettoralistici - o sul serio… così è stato abbandonato da tutti; poco importa ai poteri internazionali se l'economia italiana va a rotoli e se lo Stato-Italia muore. Anzi è un'opportunità!

Ora gli si oppone un ex magistrato che non vuol scegliere fra politica e Magistratura (l'indipendenza del potere giudiziario?), già amico di massoni (Gioele Magaldi?), ma in questo la famiglia Renzi non gli è da meno. Infine Orlando, qualche idea populista e un corteo di immigrati da incanalare al voto (vecchia abitudine). Un po' poco, con il contorno della scissione DP e dei vecchi relitti della politica partitica che vagano con l'intento di tirare le fila, come sempre. Un sondaggio effettuato in questi giorni e relativo alle primarie PD del 30 aprile commissionato dal Corriere della Sera a Ipsos darebbe un piccolo margine a Matteo Renzi, al 53%, Andrea Orlando al 25% e Michele Emiliano all'8%, Indecisi 14% … Alla fine se Matteo viene “bloccato” in posizione di stallo potrebbe (?????) rendersi indispensabile far uscire dal cappello – o - … pronta per ogni emergenza politica(?) una figura di una certa levatura “istituzionale” che eviti figuracce e fake news, magari di rientro dal gruppo Misto... Laura Boldrini?!!!?