Cronaca

La magistratura aiuta i 5 Stelle. Nessun reato ipotizzabile per la Raggi in relazione al caso Romeo

«Infondatezza della notizia di reato. Con queste parole il Tribunale di Roma ha cancellato più di un anno di schizzi di fango, ricostruzioni fantasiose e insulti perché avevo nominato Salvatore Romeo a capo della mia segreteria politica.

Oltre un anno di accuse da parte di politici e dei tanti “soloni” che, dalle loro comode poltrone negli studi e salotti tv, pontificavano su materie che evidentemente non conoscono.

Il giudice sottolinea la trasparenza e la bontà del mio operato grazie alle richieste di pareri legali che, prima della nomina, ho fatto all’avvocatura del Campidoglio e all’Autorità Nazionale Anti Corruzione di Raffaele Cantone. E, soprattutto, definisce falso che io possa aver nominato Salvatore Romeo per beneficiare di tre polizze assicurative di cui io non sapevo assolutamente nulla. Ancora fango e facile ironia sulle “polizze a mia insaputa”.

Eppure avevo ragione: sono stata accusata ingiustamente da tanti che ora taceranno o faranno finta di nulla. Invece, voglio ringraziare i miei avvocati, la magistratura che ha fatto chiarezza e tutti voi che avete creduto in me, certi che mi sia sempre comportata correttamente. Andiamo avanti a testa alta.»

Questo è lo spot di Virginia Raggi per la conclusione in un nulla di fatto in relazione al procedimento giudiziario in cui la sindaca di Roma risultava indagata per abuso d’ufficio in concorso con Salvatore Romeo, per la nomina di quest’ultimo a capo della segreteria politica del Campidoglio.

L'archiviazione, giunta a poco più di una settimana dal voto, diventa così uno spot elettorale per i 5 Stelle.

In ogni caso, l'esultanza di Virginia Raggi dovrebbe essere "attenuata" dal fatto che esiste un altro procedimento a suo carico, in base al quale la sindaca e i suoi legali hanno chiesto il giudizio immediato.

Virginia Raggi, infatti, dovrà vedersela comunque con un giudice per ribattere alle accuse di falso ideologico e abuso d'ufficio nell’inchiesta relativa alla nomina a capo del dipartimento turismo del Campidoglio di Renato Marra, fratello di Raffaele, ex capo del personale del Comune, poi arrestato con l'accusa di corruzione.

La mossa di chiedere che tale processo si celebrasse il prima possibile, ha permesso alla Raggi di evitare, in campagna elettorale, udienze e confronti che sicuramente non avrebbero giovato al risultato nelle urne per i 5 Stelle.

Quindi, per gli avversari dei grillini, viene meno un argomento da rinfacciare ai pentastellati in questi ultimi giorni prima del voto.

Autore Alberto Valli
Categoria Cronaca
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