Secondo il WWF, la plastica è una delle più grandi minacce alla vita marina e negli ultimi due anni avrebbe ucciso, tra l'Europa e l'Asia, almeno sei balene.
Una di queste è una femmina di capodoglio di 8 metri che lo scorso fine settimana è stata trovata morta e in avanzato stato di decomposizione al largo della Sardegna: nella sua pancia, oltre ad un feto, vi erano 22 chilogrammi di plastica, tra cui un tubo corrugato per lavori elettrici, borse per la spesa, reti per la pesca e un contenitore per detersivo.
Secondo i ricercatori, la balena è morta perché non era in grado di digerire il cibo, ad esempio i calamari, proprio a causa dell'enorme quantità di plastica ingerita, che riempiva i due terzi del suo stomaco.
Secondo il WWF, ogni anno, finiscono nei soli mari europei tra le 150mila e le 500mila tonnellate di oggetti in plastica e tra le 70mila e le 130mila tonnellate di microplastiche.
Per combattere il fenomeno, la scorsa settimana il Parlamento europeo ha approvato una nuova legge che vieta un'ampia gamma di prodotti in plastica monouso, compresi piatti e cannucce, a partire dal 2021.
Così ha commentato la vicenda il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, annunciando già per questa settimana una proposta di legge ad hoc che incentiverà i pescatori a portare a terra le materie plastiche recuperate in mare per il loro corretto smaltimento.
«Questo capodoglio è stato trovato morto a Porto Cervo in Sardegna: nella pancia aveva un feto e 22kg di plastica... C'è ancora qualcuno che dice che questi non sono problemi importanti? Per me sí, e sono prioritari.
Il marine litter (la poltiglia di rifiuti in mare) affligge tutto mondo marino, non solo l'Italia, certo, ma ogni paese nel mondo ha il DOVERE di applicare le politiche per contrastarlo: non oggi mai ieri.
Abbiamo usato in un modo spensierato la "comodità" dell'usa-e-getta in questi anni ed oggi ne stiamo pagando le conseguenze, anzi le stanno pagando soprattutto gli animali.
Il disegno di legge #SalvaMare che proprio nei prossimi giorni arriverà al Consiglio dei ministri, aiuterà queste creature marine perché troveranno molta meno plastica nei mari, grazie ai pescatori che FINALMENTE potranno portare a riva tutta la plastica pescata (ricordo che ad oggi sono praticamente OBBLIGATI per legge a ributtarla in mare).
Dal 2021 si comincerà a VIETARE l'uso e il commercio dell'usa-e-getta in plastica. La direttiva europea che lo stabilisce è stata approvata e vi prometto che l'Italia sarà uno dei primi Paesi a recepirla e metterla in atto.
In più invito TUTTI i sindaci a fare e firmare ordinanze sul divieto delle plastiche usa-e-getta nelle proprie città e sui lungomari italiani come hanno fatto ad esempio Capri e il sindaco Luigi de Magistris a Napoli. La guerra alla plastica usa-e-getta è iniziata. E non ci fermeremo qui.»