Prima di concludere il TG LA7 del lunedì di Pasquetta, il direttore Mentana si è profuso in un arzigogolato sermoncino nel tentativo di scrollarsi di dosso le critiche di cui è stato oggetto dopo un altro TG, quello di venerdì 10 aprile.
Nel sermoncino ha ricordato, ohibò!, che in democrazia si deve convivere con l’opposizione, trascurando però di dire che proprio a garanzia della democrazia è dovere di tutti, soprattutto di chi si vanta di fare informazione nel rispetto della verità, contrastare con fermezza chiunque ricorra a menzogne e malafede per raggiungere il proprio scopo.
Ma procediamo con ordine.
Nel corso del TG LA7 di venerdì scorso Mentana aveva mandata in onda la conferenza stampa con la quale il Premier Conte confermava il prolungamento delle costrizione anti Covid-19 fino al 3 maggio e la riapertura dal 14 aprile di librerie, cartolibrerie e negozi di abbigliamento per neonati e bambini.
Purtroppo, in un passaggio di quella conferenza Conte è scivolato in una caduta di stile per reagire alle falsità con cui le opposizioni avevano attaccato lui ed il Ministro Gualtieri dopo la riunione dei Ministri delle Finanze dei Paesi UE.
Una cantonata imperdonabile, prima di tutto perché ha reagito alle provocazioni nel ruolo di Premier, poi per aver usato il mezzo televisivo messo a disposizione del Governo, ed infine per aver citati con nome e cognome Salvini e Meloni, responsabili delle false accuse.
Dopo aver mandata in onda la conferenza stampa Mentana ha dichiarato in diretta che se lo avesse saputo prima avrebbe evitato di trasmettere quel passo della conferenza perché, a suo parere si trattava solo di “polemica politica”.
Un velato avvertimento per una possibile futura censura ?
Non credo !
Sono portato a ritenere, piuttosto, che ascoltando lo sdegno di Conte Mentana si sia sentito tirato in ballo per aver lasciato che Salvini e Meloni sbraitassero dai microfoni di La7 sguaiati ed infondati attacchi senza che né lui né la redazione intervenissero per prendere le distanze.
Ecco appunto !
Mentana si è reso conto di essere venuto meno al dovere deontologico di ogni giornalista, cioè il rispetto della verità e dei telespettatori.
Un comportamento così passivo ed abulico da lasciare perplessi.
Eppure, appena conclusosi giovedì sera il Consiglio dei Ministri Finanziari UE, il duo Salvini-Meloni era partito all’attacco del Governo servendosi di falsità per intossicare il clima e disorientare l’opinione pubblica.
Perché per rispetto della verità Mentana non ha ritenuto suo dovere intervenire, già nel TG La7 di giovedì sera e nelle 24 ore successive, per assicurare una corretta informazione ai suoi telespettatori ?
Perché, ad esempio, non ha spiegato con chiarezza che giovedì nel Consiglio dei Ministri Finanziari, né Conte né Gualtieri avevano sottoscritta alcuna attivazione del MES ?
Perché non ha ricordato, invece, che fu il Consiglio dei Ministri n.149 del 3 agosto 2011, presieduto da Berlusconi a votare, su proposta del Ministro Frattini, il Disegno di Legge “Ratifica ed esecuzione del Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilita` (MES)” ?
Perché non ha precisato ai telespettatori che ad approvare quel Disegno di Legge furono oltre a Giorgia Meloni, Ministro della Gioventù, anche i ministri leghisti Calderoli, Maroni, Tremonti ?
Perché, ancora, non ha evidenziato che dopo la caduta del Governo Berlusconi il Disegno di Legge fu votato dalle Camere nel luglio 2012 con il voto favorevole di PdL e PD ed il voto contrario della Lega ?
Perché non ha chiarito che l’ex ministro Meloni (PdL) nel luglio 2012 era assente dall’aula, per cui non prese parte alla votazione e quindi non votò contro ?
Mi domando: con queste poche semplici informazioni il direttore Mentana non avrebbe assicurata ai suoi telespettatori una informazione corretta e chiara, gettando acqua sul fuoco di una polemica che avrebbe intossicato il clima di un Paese già provato dalla emergenza Covid-19 ?
Perché non lo fece e perché ancora oggi ricorre al sermoncino ma non dimostra quel rispetto per la verità di cui si dice vessillifero ?