Sabato 5 maggio, la sonda NASA InSight è stata lanciata dalla Base Aerea di Vandenberg, in California, a bordo di un razzo Atlas-V della United Launch Alliance. InSight, acronimo per Interior Exploration (using) Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport, è un lander che, dopo essere atterrato su Marte, si occuperà di studiare il terreno in profondità: la sua crosta, il suo mantello e il suo nucleo.

Il lancio è stato perfetto e non sono stati registrati problemi in nessuna delle fasi. Pertanto, InSight ha iniziato il viaggio di 300 milioni di miglia che dopo sei mesi lo porterà nell'orbita di Marte. Durante il viaggio, gli ingegneri controlleranno i sottosistemi e gli strumenti scientifici della sonda, assicurandosi che i suoi pannelli solari e l'antenna siano orientati in modo corretto, così come la sua rotta.


InSight atterrerà su Marte intorno alle 21 ora italiana del 26 novembre, nell’Elysium Planitia, una zona definita dagli stessi scienziati come uno dei posti più "noiosi" del pianeta: una pianura infinita, senza montagne e senza rocce, tanto da essere paragonata al Kansas... ma senza mais!

Gli esperimenti dureranno per quasi due anni terrestri, fino al 24 novembre 2020, equivalenti per Marte ad un anno e 40 giorni.


I risultati dovranno rispondere a domande del tipo ogni quanto tempo ci sono terremoti, che intensità hanno, quanto è spessa la crosta marziana, quanto calore viene disperso sulla superficie... In questo modo la Nasa sarà in grado di creare la prima mappa dettagliata dell’interno del pianeta.

Le precedenti missioni su Marte hanno permesso di analizzarne canyon, vulcani, rocce e suolo, ma mai prima si era tentato di investigare sull'evoluzione del pianeta, cosa che può essere fatta solo guardando molto al di sotto della sua superficie.