In una nota, le autorità russe hanno voluto precisare che l'arresto di Alexei Navalny è conseguenza naturale del fatto che abbia violato le regole della libertà condizionale e, pertanto, deve attendere in carcere ciò che un tribunale deciderà riguardo al suo caso.  La condizionale gli era stata concessa per una condanna a tre anni e mezzo inflittagli nel 2014 in un processo di natura politica. 

Per tale motivo,  all’indomani del suo arresto avvenuto domenica dopo il ritorno a Mosca, Navalny sarà detenuto per i prossimi 30 giorni, fino al 15 febbraio.

L'arresto è stato confermato dal suo legale, Vadim Kobzev, che ha annunciato anche la sua impugnazione davanti al tribunale regionale di Mosca, perché ritenuta completamente illegale.


Dopo l’annuncio della sua detenzione, Alexei Navalny ha invitato i russi a scendere in piazza.

"Quello che questi banditi (al potere) temono di più è che la gente scenda in piazza (…) quindi non abbiate paura, scendete in piazza, non per me ma per voi, anche, per il vostro futuro",

ha detto Navalny in un video girato in aula e pubblicato sui social media.