Temperature fino a 46 gradi e incendi fuori controllo, l'Australia è un inferno
La temperatura ha raggiunto persino i 46°, la pioggia - salvo qualche rara eccezione - è oramai un miraggio tanto che in alcune aree non è scesa neppure una goccia d'acqua da più di 12 mesi: una combinazione, quella descritta in precedenza, di per sé già più che sufficiente a scatenare degli incendi... se poi aggiungiamo anche la presenza di forti venti lo scenario è da incubo.
Ed è in questi termini che può essere descritto ciò che che sta accadendo in Australia da alcuni giorni, in particolare nel Nuovo Galles del Sud, dove numerosi incendi stanno interessando e devastando la fascia costiera che si estende da sud della capitale Sidney verso nord, fin quasi a Brisbane.
Gli incendi sono attualmente circa un centinaio, di cui solo la metà sono stati circoscritti, mentre i vigili del fuoco ritengono che possano continuare a diffondersi anche nei prossimi giorni, quando le temperature riprenderanno nuovamente a salire.
L'unica possibilità per fermare le fiamme, sempre secondo gli esperti, è la pioggia, una vera pioggia. Ma i meteorologi hanno già anticipato che piogge importanti potranno esserci solo tra due mesi.
Così, ad esempio, le case della piccola comunità di Balmoral, che si trova a sud ovest di Sidney al confine del Nattai National Park, sono state quasi completamente divorate dal fuoco.
L'emergenza incendi sta interessando l'Australia fin dal mese di settembre e, finora, ha causato la morte di almeno nove persone, distrutto centinaia di case e bruciato milioni di ettari di terra.
Le condizioni climatiche in Australia stanno progressivamente peggiorando da alcuni anni, tanto da aver portato sull'orlo del fallimento molti tra agricoltori e allevatori, costretti a far arrivare cisterne d'acqua per abbeverare il bestiame e irrigare i campi, rendendo così anti economiche attività in precedenza fiorenti.
In compenso c'è ancora qualche capo di Stato, finanziato da petrolieri e aziende che supportano l'attività estrattiva, che continua a ripetere che l'emergenza clima è una bufala. E c'è pure gente che gli presta ascolto!