Dal 5 novembre entra in vigore il nuovo dpcm con il coprifuoco dalle 22 alle 5 e le tre fasce di rischio per le regioni
In occasione del 4 novembre, divenuto da qualche anno a questa parte il Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate, il premier Conte ha ribadito che "le differenti opinioni e la diversità di vedute non devono minare il nostro costante sforzo di sorreggerci gli uni con gli altri. Dobbiamo ribadirlo forte, oggi, di fronte a una comunità di donne e uomini che, come è stato in passato, con impegno e sacrifici è naturalmente votata a perseguire l’interesse generale. Esiste un solo modo per uscire da questo periodo drammatico: restare uniti. Sempre".
Le parole di Conte fanno riferimento in particolar modo, all'emergenza Covid e alle nuove misure approvate nell'ennesimo nuovo dpcm da lui firmato nella notte.
Il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, ha commentato il nuovo provvedimento in questi termini:"Dopo intense giornate di lavoro comune ieri sera il Presidente del Consiglio ha firmato il nuovo Dpcm dopo aver risposto a ogni proposta arrivata dagli enti territoriali; i contributi arrivati da Regioni ed Enti locali sono stati assolutamente costruttivi e maturati in un clima di confronto continuo e leale collaborazione.Dal governo sono state elaborate e trasmesse indicazioni chiare per le misure nazionali e per le restrizioni potenziali da attuare, in automatico, nei territori ritenuti in condizioni sanitarie più critiche. Così come saranno automatici e tempestivi tutti i ristori per le attività colpite; lo abbiamo garantito anche ieri sera alle Regioni in una lettera inviata insieme al ministro Speranza: questa settimana verrà approvato dal Consiglio dei Ministri un apposito decreto legge, che prevederà la tempestiva erogazione delle risorse. Ancora una volta abbiamo lavorato fianco a fianco per un'azione condivisa con i territori avendo un obiettivo unico comune: proteggere sempre la salute e rafforzare le reti sanitarie per contenere il più possibile la diffusione del virus".
In sintesi, le nuove misure che avranno validità fino al 3 dicembre ed entreranno in vigore dal 5 novembre, prevedono alcune norme di contenimento valide a carattere nazionale, come il coprifuoco che scatta dalle 22 fino alle 5 del mattino (salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi) e la didattica a distanza per le scuole superiori, mentre misure di contenimento più restrittive saranno applicate a livello regionale, a seconda dell’indice dei contagi e della tenuta del sistema sanitario, a cominciare dai posti disponibili nelle terapie intensive.
Saranno tre le fasce in cui le varie regioni saranno collocate – rossa, arancione e gialla – a seconda del rischio sanitario e della capacità di risposta del sistema. Quale sarà l'assegnazione delle varie regioni alle fasce sopra riportate? Lo dirà in giornata un'ordinanza del ministero della Salute.
Per le regioni in fascia rossa, sarà vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori. Gli spostamenti potranno essere motivati "da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza". Inoltre sarà vietato "ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune".
Potranno servire le nuove misure per contenere il contagio?
Probabilmente sì, anche se ne vedremo gli effetti solo tra due settimane. Resta comunque il dubbio in relazione a quanto potranno essere effettivamente efficaci. Infatti, consentendo comunque la circolazione delle persone che lavorano e una parziale apertura delle scuole, con una così già alta diffusione del contagio è logico credere che la sua riduzione non sarà drastica, come peraltro i suoi effetti, senza poi dimenticare che il rischio confusione e quello recriminazioni associato alla classificazione per fasce delle regioni finirà per essere un elemento che le opposizioni utilizzeranno come appiglio per la propria propaganda, alimentando tensioni, proteste e manifestazioni... tutte cose di cui, di questi tempi, dovremmo fare a meno.
Ai seguenti indirizzi è possibile leggere le misure del dpcm del 3 novembre:
www.governo.it/sites/new.governo.it/files/Dpcm_3_novembre_2020.pdf
www.governo.it/sites/new.governo.it/files/Dpcm_20201103_allegati.pdf