9° Reggimento Col Moschin dell'Esercito Italiano, GOI (Gruppo Operativo Incursori)della Marina Militare, 17° Stormo Incursori dell'Aeronautica Militare e GIS (Gruppo Intervento Speciale) dell'Arma dei Carabinieri: le Forze Speciali Italiane sono state le protagoniste dell'esercitazione Flintlock 19 a Camp Atar in Mauritania.  

L'esercitazione si è conclusa qualche settimana fa all'interno della base della II Legione Militare dell'Esercito della Repubblica Islamica della Mauritania. L'obiettivo dell'esercitazione è stato quello di far esercitare in modo simultaneo le unità dei paesi africani facenti parte della coalizione Counter Terrorism del G5 Sahel: Burkina Faso, Chad, Mali, Mauritania e Niger.

La Flintlock 19 è stata un'esercitazione internazionale a guida dello US Special Operation Command Africa (SOCAFRICA). Il COFS (Comando Operazioni delle Forze Speciali) ha inviato una JSOTU (Joint Special Operation Task Unit) costituita dalle Forze Speciali Italiane su citate con l'obiettivo di portare a termine i compiti di Military Assistance previsti dall'esercitazione.

Oltre al personale inviato in Mauritania, è stata enucleata una componente di 4 operatori del COFS presso il Joint Multinational HQ in Burkina Faso a supporto delle attività di pianificazione degli staff dei Paesi africani partecipanti.

La Task Organization su Atar ha visto schierate sul campo unità delle  Forze Speciali di Mauritania, Ciad e Capo Verde. Le Forze Speciali Italiane sono state inquadrate all'interno di uno Special Operation Task Group insieme alle paritetiche componenti di USA e Spagna. I nostri incursori hanno addestrato lo Special Antiterrorism Group Chadiano e il 2° Battalion Commando Parachute Mauritano.

Il training condotto dalle Forze Speciali Italiane ha toccato tutte le tecniche relative all'assolvimento delle Operazioni Speciali, e allo stesso tempo lo Staff della JSOTU ha fornito assistenza nella pianificazione operativa delle missioni addestrative assegnate alle varie unità che hanno condotto un'attività continuativa sino a 5 notti consecutive.

L'obiettivo principale di rafforzare la cooperazione tra paesi africani ed avviare il processo di standardizzazione procedurale è stato così conseguito pienamente e con successo. Parallelamente alle attività addestrative durante la Flintlock sono state intraprese iniziative a favore della popolazione locale a cui hanno preso parte alcuni operatori italiani.

Gli operatori qualificati Combat Medic coordinati dal Medico della Marina Militare al seguito del dispositivo hanno partecipato al Medical Civil Action Program (MEDCAP) fornendo assistenza sanitaria a più di 300 civili.

Un'esercitazione di primaria importanza per l'addestramento delle Forze Speciali la Flintlock 19, durante la quale le Forze Speciali Italiane sono state le protagoniste principali spiccando oltre che per le loro capacità tecnico tattiche riconosciute in tutto il mondo anche per il loro approccio umano: un elemento questo che da sempre contraddistingue i militari italiani nei vari teatri operativi all'estero.

la sottile linea rossa