Le sirene che avvisavano di nuovi bombardamenti la notte scorsa hanno risuonato nelle regioni di Cherkasy, Dnipro, Leopoli, Kiev, Ivano-Frankivsk, Odessa, Vinnytsia, Kirovohrad e Khmelnytskyi... in pratica in tutta l'Ucraina centrale e occidentale.

Questa mattina i social media hanno riportate notizie di esplosioni a Odessa e Zaporizhzhia, mentre a Kiev è stato nuovamente colpito un condominio, stavolta di 12 piani, in una delle zone residenziali della città.

I russi, che ritenevano di risolvere la questione ucraine i pochissimi giorni , se non in ore, dopo aver messo in mostra mezzi corazzati e armamenti ai confini del Paese, adesso si trova a dover far fronte con i problemi logistici e non solo causati da una resistenza che non era stata programmata. I mezzi corazzati non avanzano perché non hanno carburante. I soldati in parte sono affamati perché le razioni di cibo scarseggiano o sono scadute, tanto che si riducono a fare razzie nei supermercati o nelle case ed in parte non sanno neppure per cosa e perché stanno combattendo. Al di là dei numeri forniti dalla propaganda ucraina, le perdite di uomini e mezzi sono ingentissime per Mosca che adesso avrebbe deciso di far affluire verso l'Ucraina nuovi soldati e, si teme, persino non escludendo di far ricorso ad armi estreme.

Secondo il Ministero della Difesa britannico, l'avanzata delle truppe russe è rimasta in gran parte legata alla rete stradale ucraina e per tale motivo la distruzione dei ponti da parte delle forze di Kiev avrebbe svolto un ruolo chiave nello stallo dell'avanzata russa.


All'elenco degli oltre 2.500 civili uccisi finora nell'assedio di Mariupol, si aggiunge quello, confermato di 500 morti finora a Kharkiv sulla base dei cadaveri estratti dai soccorritori dalle macerie dei palazzi bombardati, mentre il numero aggiornato dei bambini morti è arrivato a 103.


Per quanto riguarda i negoziati, il ministro degli Esteri russo, Lavrov, ha dichiarato che la neutralità dell'Ucraina è uno dei temi in discussione nei negoziati, aggiungendo anche che le due parti si stanno avvicinando a "formulazioni specifiche che a mio avviso sono vicine a un accordo". Anche Zelensky aveva dichiarato in precedenza che l'Ucraina non avrebbe potuto diventare membro dell'Alleanza atlantica. Nella costituzione ucraina, però, è scritto che l'ingresso nella Nato e nell'Ue sono obiettivi che il Paese vuole raggiungere.


Sono quasi  1,9 milioni le persone fuggite dall'Ucraina in Polonia dall'inizio della guerra, ha affermato la Guardia di frontiera polacca. Più di mezzo milione potrebbe aver già lasciato il paese, mentre la maggior parte dei rifugiati si è recata nelle grandi città tra cui Varsavia, Cracovia e Breslavia, che ormai stanno incontrando difficoltà a far fronte ai numeri.


Il 15 marzo il primo ministro ucraino Denys Shmygal ha dichiarato che il suo Paese  ha bisogno di 565 miliardi di dollari per la ricostruzione, una volta che la guerra sarà terminata. Il governo ucraino ha già istituito un gruppo per quantificare con esattezza le perdite economiche dovute all'aggressione russa.

Sergei Naryshkin, a capo dell'SVR (Služba Vnešnej Razvedki, che si può definire la Cia russa), questa mattina ha dichiarato che la Russia "sta vivendo un momento davvero storico" e che il destino del Paese sarà deciso nei prossimi giorni, aggiungendo che "la sovranità è una garanzia del benessere e della dignità dei nostri cittadini, questo è il futuro dei nostri figli".


Aggiornamento delle ore 19.

Secondo quanto riportato dal Financial Times, sarebbe di 15 punti il piano di pace in corso di elaborazione tra le delegazioni Ucraina e Russa e prevedrebbe  il cessate il fuoco e il ritiro delle truppe di Mosca in cambio della neutralità di Kiev che, però, dovrebbe accettare anche delle limitazioni nell'organizzazione della propria difesa militare.

Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Zelensky, ha detto al Financial Times che qualsiasi accordo comporterebbe che "le truppe della Federazione Russa in ogni caso si ritirino dal territorio ucraino, includendo anche le aree di territorio conquistate dopo l'invasione del 24 febbraio.

Per il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, il modello di neutralità cui l'Ucraina dovrebbe attenersi dovrebbe ispirarsi a quello austriaco o svedese. Un'affermazione corretta a stretto giro da Podolyak che ha parlato invece di modello ucraino, con garanzie per la propria sicurezza che debbano essere legalmente verificate.  


Zelensky ha parlato oggi al Congresso degli Stati Uniti, chiedendo nuovamente una no-fly zone e aerei da caccia. Non otterrà, almeno per ora, né l'una né l'altra delle due cose, anche se riceverà comunque molti soldi... che i parlamentari americani sono disposti a elargire con generosità a favore di chi sia disposto a combattere (purché stia dalla parte che loro ritengano giusta),

Gli Stati Uniti al momento hanno inviato all'Ucraina circa 350 milioni di dollari in armi all'inizio del conflitto, una cifra che negli ultimi 12 mesi ha raggiunto il miliardo di dollari, a seguito di altre due spedizioni effettuate in precedenza.

Biden ha già dichiarato che invierà a Kiev altri 800 milioni di dollari di aiuti militari, tra cui missili anticarro e antiaerei, mentre l'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID), un'agenzia federale indipendente, ha fornito più di 100 milioni di dollari in aiuti umanitari.


Parlando alla tv questa mattina, il presidente russo Vladimir Putin ha detto che l'Occidente non avrà successo in quello che ha definito il suo tentativo di ottenere il dominio del mondo e di smembrare la Russia, aggiungendo che se l'Occidente pensi che la Russia farà un passo indietro, allora significherà non avrà capito la Russia.

Putin si è soffermato anche sulle sanzioni comminate per colpire l'economia, ma ha affermato che la banca centrale non ha bisogno di stampare denaro e il paese ha risorse finanziarie sufficienti. "La nostra economia e le nostre imprese hanno tutte le risorse necessarie per raggiungere tutti gli obiettivi fissati".

Ma al di là delle dichiarazioni di Putin, l'agenzia di rating Fitch ha fatto sapere che se Mosca dovesse pagare in rubli - come ha dichiarato in precedenza - due cedole in dollari (USD) che scadono quest'oggi, ciò farebbe sì che, dopo i 30 giorni che normalmente vengono concessi per saldare questo tipo d scadenze, la Russia sarebbe considerata in default.


Oltre alle trattative diplomatiche, c'è però da registrare che la guerra continua a mietere vittime. Anzi, i russi, non potendo avanzare militarmente stanno bombardando indiscriminatamente obiettivi civili. Questa mattina, a Chernihiv, nel nord del Paese, 10 persone sono state vigliaccamente assassinate mentre erano in fila per acquistare del pane, vittime dei colpi dell'artiglieria.

Nel pomeriggio, Serhiy Orlov, vicesindaco di Mariupol, ha affermato che i bombardamenti russi hanno colpito il teatro della città, dove avevano trovato rifugio tra le 1.000 e le 1.200 persone: il numero delle vittime è ancora sconosciuto.



Crediti immagine: twitter.com/skazal_on/status/1503993573213184002
_ La propaganda di un regime non risparmia nessuno. In Italia, immagini simili erano all'ordine del giorno nel ventennio fascista.