Letta alla ricerca dell'intelligenza collettiva e non solo...
Il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, sabato si è collegato con i circoli fiorentini per discutere del "vademecum" con gli iscritti del Partito Democratico.
Non si può chiedere alle persone di dibattere se poi non esiste un "metodo" reale che consenta ai contenuti emersi nei dibattiti di diventare indicazioni per la prossima Assemblea Nazionale di metà aprile.
"Salvini e Radio Padania... troppe volte - ha detto Letta - li ridicolizziamo, ma serve il leader politico che ascolta, anche cose su cui non concorda. Se questa parte di ascolto non c'è, non c'è nemmeno la legittimazione sulla proposta. Ci deve essere un meccanismo di ascolto".
Il vademecum annunciato da Letta deve essere un meccanismo di ascolto che permetta al Partito Democratico di sposare l'idea dell'intelligenza collettiva, in contrapposizione con la tendenza attuale che vede molte delle forze politiche presenti in Italia essere rappresentazione di una singola persona.
"Dopo sette anni mi sento come la mamma di Good Bye, Lenin! Qualcuno mi ha detto: la base e i circoli non esistono più. Me lo hanno detto in quattro o cinque e io ho detto che un partito che non esiste sui territori non fa parte del modello di politica in cui sono cresciuto. Voglio testare e sentire il polso vero della situazione, non mi fido di chi mi ha detto che non c'è più niente, che avevamo migliaia di circoli e ora ce ne sono meno".
Ma Letta non ha mancato di far riferimento anche al governo Draghi, tanto per far capire che la sua attenzione è rivolta non solo all'organizzazione del Partito, ma anche all'attività dei gruppi in Parlamento, con l'intenzione, sempre più marcata, di voler intestare al suo partito le scelte dell'attuale esecutivo in contrasto a quanto, seppure in maniera diversa, Renzi e Salvini hanno cercato di fare a loro volta, con quest'ultimo che è persino arrivato alle non tanto velate minacce:
"Oggi è il 27 marzo. Se dopo Pasqua, fra dieci giorni, la situazione sanitaria in tante città italiane sarà tornata tranquilla e sotto controllo, secondo voi sarà giusto riaprire bar, ristoranti, scuole, palestre, teatri, centri sportivi e tutte le attività che possano essere riavviate in sicurezza? Secondo me sì. Correre con vaccini e terapie domiciliari, e appena possibile riaprire in sicurezza: il “sostegno” più utile e importante, è tornare al lavoro".
Una posizione, quella di Salvini, che Letta ha definito in questi termini: "Vedo la Lega in difficoltà. Gli atteggiamenti di Salvini sono quelli di chi non sa come prendere questa situazione. E Draghi gli sta rispondendo con una precisione che rafforza la nostra idea di sostegno al governo".
Mario Draghi potrebbe diventare per Letta il nuovo Mario Monti... ma questa non sarebbe una buona notizia, né per lui, né per i dem... oltre che per gli italiani.