Con il pensionamento forzato di Andreotti si affacciò sulla scena politica un altro figlio dello stesso ceppo: Mario Draghi, eccelsa espressione della “filosofia” gesuitica. Quando doveva essere estromesso Giuseppe Conte che stava guidando il Paese in un momento critico seguendo i principi della Costituzione (credo che sia stato l’unico negli ultimi ottant’anni di “democrazia annacquata”) posero la nave ammiraglia del sistema contro la povera flotta di governo: Mario Draghi - il battitore d’asta per la svendita del patrimonio pubblico -  con le sue storielle (tra le quali quella dei condizionatori accesi o spenti)  convinse gli italiani che erano in mano ad un incapace che aveva lottato presso la UE ottenendo fondi per un rilancio di un Paese allo stremo.

Nessuno parla più della destinazione di quei fondi,  nel frattempo le bollette sono divenute stratosferiche, i prodotti alimentari hanno subito degli aumenti assurdi e oggettivamente immotivati: è in corso un gioco sporco per aumentare il numero già preoccupante di poveri e attirare in quella rete altri milioni di cittadini attraverso il boccone avvelenato dei bonus che servono solo ad aumentare i profitti e il debito pubblico.

Perché bisogna essere molto preoccupati per l’uso incostituzionale della decretazione d’urgenza? Questo esecutivo sta esautorando il Parlamento dal suo diritto di legiferare secondo i dettami della Costituzione per preparare il terreno alla repressione di chi oserà manifestare per l’andamento disastroso dell’economia e il decadimento della qualità della vita.

Sono decenni che è in atto una graduale soppressione dello stato sociale e la disintegrazione del sacro principio democratico della solidarietà attraverso la manipolazione del diritto al lavoro concesso per favore o per denaro; vi è stato il passaggio dell’economia e dei servizi essenziali nelle mani di società di capitali utilizzando la concorrenza sleale, un esempio: per distruggere le imprese familiari che operavano nel commercio al minuto venivano aperti nelle vicinanze dei supermercati killer che praticavano prezzi molto più bassi facendo chiudere tutte le attività nell’arco di un anno, oggi possiamo andare solo nei supermercati che praticano l’aumento dei prezzi arbitrariamente.

La mia spesa settimanale per gli alimentari – per la maggior parte biologici - ammontava mediamente a circa 50/70.000 lire, la stessa spesa al primo giorno dell’entrata nell’euro fu di € 70 pari a 135,520 lire esattamente il doppio.

Oggi un chilo di formaggio fresco va dai 14 ai 20 euro tradotto in lire 28/40.000 lire; il prosciutto dai 18 ai 30 euro tradotto in lire 32/60.000 lire; il parmigiano dai 22 ai 35/48 euro tradotto in lire 44/70/96.000 lire; olio di oliva extravergine 1 litro dai 10 ai 17 euro, 20/32.000 lire e via dicendo. Inoltre c’è un elemento importantissimo per la salute da valutare la scarsa qualità dei prodotti direttamente collegata  all’espansione dei discount iniziata molti anni fa con Berlusconi perché era già stata programmata la discesa nell’abisso della miseria per milioni di cittadini.

Per concludere parliamo delle bollette per il consumo di energia elettrica. Per consumi mensili di 180/220 KWh e nei mesi caldi e freddi di 380/420 KWh confrontando gli importi delle mie bollette possiamo vedere gli incrementi:

  • Gen. 2024: € 22,71 – gennaio 2025: € 138,81 > incremento € 116,1 - £ 224.770
  • Feb. 2024: € 58.07 – febbraio 2025: € 223.02 > incremento € 164.2 - £ 317.890
  • Mar. 2024: € 50.67 – marzo 2025: €152.54 > incremento € 101.87 - £ 197.220

Come potete vedere le bollette del 2024 sono mensili, nel 2025 le bollette sono divenute bimestrali: come mai devo pagare una bolletta ogni mese?

Con tutto il rispetto per l’ISTAT la realtà è ben diversa dalle statistiche.

Sono stati aumentati gli stipendi dei militari che godono di lauti sconti, agevolazioni, appartamenti pubblici a quattro soldi, spiagge riservate, mense, spacci e molto altro inoltre vi sono da affrontare le inutili spese per gli armamenti: su quali spalle cadranno simili macigni?

Sull’assistenza medica ai malati gravi, sulle classi deboli, sui pensionati ma verranno colpiti seriamente anche i risparmi e i giovani che dovranno piegarsi al precariato e allo sfruttamento (se sono fortunati) mentre continuerà l’autocannibalismo di ciò che rimane del patrimonio statale e di chi lavora e paga le imposte e tasse.

Lo Stato è come il Titanic con poche scialuppe, hanno già deciso chi dovrà andare a fondo e i pochi eletti che si arricchiranno ulteriormente sulle disgrazie altrui.  Siamo alla mercè di un branco di predatori.