Zelensky si reca all'Aia anche per promuovere l'istituzione di un tribunale contro i crimini di guerra russi, mentre aumenta la tensione nel conflitto in Ucraina
Il presidente Volodymyr Zelensky giovedì è in Olanda dove ha incontrato i presidenti di Camera e Senato, Vera Bergkamp e Jan Anthonie Bruijn, a cui seguirà quello con il primo ministro Mark Rutte e il ministro della Difesa Kajsa Ollongren. Per il presidente ucraino, il viaggio all'Aia è stata anche un'occasione per far visita alla Corte penale internazionale per promuovere l'istituzione di un tribunale che dia il via ad un processo contro i crimini di guerra commessi dai russi in Ucraina e, soprattutto, veda Putin alla sbarra.
Il viaggio segue quello di ieri, dove Zelensky si è recato in Finlandia per un vertice con i rappresentanti politici dei paesi nordici, dove erano presenti anche il primo ministro svedese Ulf Kristersson, il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre, il primo ministro danese Mette Frederiksen e il primo ministro islandese Katrín Jakobsdóttir.
Inoltre, Zelensky il 13 maggio si recherà a Berlino su invito del cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Un'attività diplomatica, quella del presidente ucraino, non più in remoto, che parrebbe coincidere con l'avvio della prossima tanto annunciata controffensiva di Kiev.
Nel frattempo da Mosca, con Putin sotto attacco non si sa bene da chi, ha annunciato l'annullamento delle celebrazioni per il 9 maggio in almeno 21 città, mentre gli ucraini proseguono gli attacchi contro le reti logistiche russe.
Nell'ultimo un drone avrebbe colpito una raffineria di petrolio nell'oblast di Rostov durante la scorsa notte, secondo il governatore Vasilii Golubev. Il 1 maggio parte delle linee elettriche sono state fatte saltare nell'oblast di Leningrado in Russia e un treno che trasportava rifornimenti di carburante è stato deragliato nell'oblast di Bryansk. Il 29 aprile, a far le spese di questi attacchi, un deposito di petrolio nel porto di Sebastopoli.
L'Ucraina non ha rivendicato pubblicamente la responsabilità di questi "incidenti".
Ed a proposito di rivendicazioni, Zelenskyy ha ribadito: "Non stiamo attaccando né Putin né Mosca. Stiamo combattendo sul nostro territorio, difendendo i nostri villaggi e le nostre città".
Il presidente ha aggiunto che l'Ucraina sta attraversando una carenza di armi per garantire la propria difesa, quindi l'esercito ucraino non le usa da nessun'altra parte se non sul campo di battaglia.
"Non possiamo usare nulla da nessuna parte. Ecco perché non abbiamo attaccato Putin. Lo lasceremo al tribunale", ha affermato.
Volodymyr Zelenskyy ha espresso la convinzione che il leader russo accusi l'Ucraina di questo presunto attacco e tentato omicidio perché la Russia non ha ottenuto da tempo vittorie sul campo e perché vuole usare tali dichiarazioni per giustificare un eventuale inasprimento dell'aggressione in corso.