Un articolo del professor Pezzani mostra le contraddizioni e i problemi che minacciano le libertà del nostro Occidente. Gli ultimi casi di censura e di condanna morale sono sconcertanti.
L’esempio più ridicolo è quello della censura chiesta per il David di Michelangelo, ma quello più inquietante riguarda la condanna a una professoressa che ha salutato i suoi allievi chiamandoli “ragazzi” e “ragazze”.
L’arte rinascimentale e la normalità vengono messe all’indice. Sembra di tornare a subire l’azione della Santa Inquisizione, oggi non più religiosa ma laica. Purtroppo sono ancora poche le voci che mettono in allarme verso questa deriva pericolosissima. La maggior parte dei media e dei soggetti pubblici non si espone, ma accetta la situazione per non generare critiche o spaccature.
Ieri l’Inquisizione se la prendeva con le eresie con i pensatori ritenuti eretici, quali Giordano Bruno o Galileo Galilei. Oggi se la prende con chi esprime il suo dissenso, ma il paradosso clamoroso è che manca proprio quella morale solida e univoca che un tempo era il fondamento della società, per quanto soffocante e limitante potesse essere.
Ora la morale non è più in grado di definire i limiti delle libertà delle persone, ma vuole lo stesso censurare e silenziare.