Con decreto del 30 gennaio 2024 il Presidente del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, condividendo le tesi difensive degli avv.ti Girolamo Rubino e Daniele Piazza, aveva accolto l’istanza di concessione di misure cautelari monocratiche proposta nell’interesse dell’Akragas calcio e, per l’effetto, aveva sospeso l’efficacia del decreto del Questore di Agrigento, con cui era stata respinta l’stanza formulata dalla medesima società sportiva volta ad ottenere il rilascio della licenza di polizia, per fare disputare gli incontri di calcio relativi al campionato di serie D, stagione agonistica 2023/2024 allo Stadio “Esseneto” di Agrigento.

Contrariamente a quanto sostenuto dalla Questura di Agrigento, secondo la quale la circostanza che parte del capitale sociale della S.S.D. Akragas, riconducibile al convivente del legale rappresentante della società gravato di alcuni pregiudizi, fosse ostativa al rilascio della licenza richiesta, gli avv.ti Rubino e Piazza sottolineavano che la licenza di polizia, di cui all'art. 8 del R.D. n. 773/1931, è un'autorizzazione personale e che nell’ambito di un’organizzazione in forma societaria deve essere intestata ad un persona fisica investita di poteri di rappresentanza organica della società, la quale resta l’unica responsabile dell’attività autorizzata. Poiché nel caso in esame non era emersa alcuna criticità a carico del presidente dell’Akragas la Questura non avrebbe potuto negare il rilascio della licenza richiesta.

I legali della compagine girgentina a riprova che il rilascio della licenza richiesta non avrebbe comportato alcun pregiudizio, rappresentavano che la stessa Questura di Agrigento, a fronte delle medesime situazioni poste a fondamento del diniego della licenza richiesta, sino al 17 novembre 2023 aveva rilasciato la licenza ex art.68 TULPS per potere disputare gli incontri di calcio presso lo stadio di Agrigento e pertanto il diniego si sarebbe posto in palese contraddizione con i precedenti provvedimenti autorizzativi.

Dopo il decreto presidenziale del 30 gennaio 2024, grazie al quale l’Akragas ha potuto disputare le ultime partite casalinghe innanzi al proprio pubblico, anche il Consiglio di Giustizia Amministrativa in composizione collegiale, ha condiviso le tesi degli avv.ti Rubino e Piazza, estendendo gli effetti della licenza rilasciata dal Questore di Agrigento che consente l’aperura al pubblico dello stadio Esseneto, condannando il Ministero dell’Interno al pagamento delle spese legali. A questo punto l’Akragas potrà disputare la restante parte del campionato tra le mura amiche.