Presentata la 28.esima edizione del Rapporto Immigrazione di Caritas Italiana e Fondazione Migrantes
In attesa della 105.a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che verrà celebrata da Papa Francesco domenica 29 settembre con una Messa in Piazza San Pietro, Caritas Italiana e Fondazione Migrantes hanno presentato quest'oggi l'edizione 2019 del Rapporto Immigrazione, la 28.esima dalla sua prima pubblicazione, titolato "Non si tratta solo di migranti".
L'evento si è svolto a Roma, presso la Chiesa di San Francesco Saverio del Caravita, alla presenza del direttore della Caritas don Francesco Soddu, del presidente della Cei cardinale Gualtiero Bassetti, di Simone Varisco della Fondazione Migrantes, moderati da Oliviero Forti di Caritas, mentre la conclusione è stata affidata al presidente della Fondazione Migrantes, il vescovo Guerino Di Tora.
Nel rapporto vengono messi in evidenza diversi aspetti di vita di un migrante, cioè di "una persona che si districa fra difficoltà di tipo burocratico, scolastico, giudiziario, sanitario, economico, sociale, ovvero con i problemi della vita quotidiana che affrontano tutti, ma che, nel suo caso, sono forse più complicati che per molti altri".
Ma quanti sono gli stranieri regolarmente residenti in Italia? Questo è quanto riportato nel rapporto della Caritas.
L'Italia, con 5.255.503 cittadini stranieri regolarmente residenti (8,7% della popolazione totale residente in Italia) si colloca al terzo posto nell'Unione Europea.
Diminuiscono gli ingressi per motivi di lavoro, mentre aumentano quelli per motivi di asilo e protezione umanitaria.
Dal 2014 la perdita di cittadini italiani risulta l'equivalente di una grande città come Palermo (677 mila persone): una perdita compensata, nello stesso periodo, dai nuovi cittadini per acquisizione di cittadinanza (oltre 638 mila) e dal contemporaneo aumento di oltre 241 mila unità di cittadini stranieri residenti. Pur tenendo conto della diminuzione della natalità straniera (-3,7% nel 2018), sempre più simile a quella della popolazione autoctona, perdura il contributo degli immigrati alla riproduzione demografica dell'Italia.
Al 1° gennaio 2019 le comunità straniere più consistenti sono quella romena (1.206.938 persone, pari al 23% degli immigrati totali), quella albanese (441.027, 8,4% del totale) e quella marocchina (422.980, 8%).
La popolazione straniera sul territorio italiano risiede prevalentemente nelle regioni più sviluppate del Nord (57,5%) e in quelle del Centro (25,4%), mentre nel Mezzogiorno (12,2%) e nelle Isole (4,9%) appare decisamente più contenuta, sebbene in crescita.
Le regioni nelle quali risiede il maggior numero di cittadini stranieri sono la Lombardia (1.181.772 cittadini stranieri residenti, pari all'11,7% della popolazione totale residente), il Lazio (683.409, 11,6%), l'Emilia-Romagna (547.537, 12,3%), il Veneto (501.085, 10,2%) e il Piemonte (427.911, 9,8%). Le province nelle quali risiede il maggior numero di cittadini stranieri sono Roma (556.826, 12,8%), Milano (470.273, 14,5%), Torino (221.842, 9,8%), Brescia (157.463, 12,4%) e Napoli (134.338, 4,4%).
A questa pagina è possibile consultare il rapporto redatto da Caritas e Migrantes.