Così la ragazza che ha denunciato il figlio di Ignazio La Russa ha ricostruito quello che è accaduto in relazione al presunto stupro
In base a quanto riportato dai vari media, questo è ciò che è accaduto - secondo il suo racconto - alla ragazza milanese che accusa uno dei figli della tribù di Ignazio Benito Maria La Russa, Leonardo Apache, di aver abusato di lei, mentre era in stato d'incoscienza.
"A mezzanotte con la mia cara amica M. sono andata alla discoteca Apophis Club. Quando siamo arrivate ci siamo messe a ballare e ci ha raggiunto anche un'altra ragazza. Mi sono accorta della presenza di un mio compagno di scuola del liceo: Leonardo Apache, figlio del politico Ignazio La Russa. Ci siamo salutati. Da quel momento non ricordo più nulla".
L'Apophis è un club in via Merlo a cui si accede solo tramite iscrizione. L'episodio è avvenuto lo scorso maggio, a cavallo tra giovedì 18 e venerdì 19.
"Mi svegliai in assoluto stato confusionale, non ricordandomi cosa avvenne la sera prima, nuda nel letto con a fianco Leonardo La Russa. ... Chiesi espressamente cosa era successo, come eravamo arrivati a casa, dove fossimo". "Supino nel letto con me, anche lui nudo, [Leonardo Apache] mi disse, 'siamo venuti qui dopo la discoteca, con la mia macchina'. ... Mi confermò che sia lui sia il suo amico avevano avuto un rapporto con me a mia insaputa".
L'altro ragazzo cui fa riferimento, N., è un deejay e si sarebbe fermato a dormire in un'altra stanza. "Presa dalla vergogna ho richiesto i miei vestiti, che non erano nella stanza".
A quel punto Leonardo sarebbe sceso al piano di sotto.
"Capii di essere in un immobile a due piani. La camera aveva un letto a una piazza e mezza. ... Leonardo sulla porta, per farmi uscire, mi disse, 'pretendo un bacio, se no non ti faccio uscire', a quel punto si avvicinò e mi baciò contro la mia volontà. Non dissi nulla per paura".
La ragazza racconta anche della comparsa di Ignazio La Russa che, affacciatosi in camera, l'avrebbe salutata allontanandosi, dopo averla vista nel letto. Dice di aver percepito anche una voce di donna, forse la moglie di La Russa (e madre di Leonardo) Laura De Cicco. La ragazza dice di non sapere se fossero arrivati in mattinata o se fossero già in casa.
"L'unico dato certo che posso riferire è che Leonardo mi ha dato un drink, mi ha portato a casa sua, senza che io fossi nelle condizioni di poter scegliere cosa fare, mi ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali, lui e l'amico, sempre a mia insaputa; la mia amica mi ha riferito che dopo l'assunzione di quella bevanda alcolica non era più in grado di parlare normalmente; mi disse che ero stata drogata".
Uscita di casa, la ragazza scrive l'indirizzo dell'abitazione e chiama l'amica che la raggiunge e la convince a dire tutto alla madre, che la porta alla visita con procedura di stupro alla clinica Mangiagalli.
Nel referto, i medici riscontrano una "ecchimosi superficiale di 2,5 e 1,5 centimetri a livello della cute del collo e un graffio non sanguinante di cinque centimetri a livello della faccia laterale della coscia sinistra". Nelle analisi viene riscontrata la presenza nel sangue di benzodiazepine, psicofarmaci ad azione ipnotica e sedativa che appartengono alla categoria delle cosiddette droghe dello stupro. La ragazza ha ammesso anche di aver fumato cannabis e sniffato cocaina per due volte durante la serata, oltre ad aver assunto farmaci come Xanax e Fluoxetina.
Il giorno successivo Leonardo la contatta via Instagram, perché non ha il suo numero di cellulare. Lei però non gli risponde. Qualche giorno dopo, parlando con l'amica, apprende che la serata in discoteca l'ha organizzata Leonardo e il dj che avrebbe dormito nell'altra stanza.
Già lunedì la ragazza dovrebbe essere ascoltata dagli inquirenti cui è stata affidata l'indagine.