Ashraf Al-Qudra, portavoce del Ministero della Sanità di Gaza, sabato ha dichiarato che dopo i 14 massacri compiuti dall'IDF nelle ultime 24 ore, uccidendo 165 persone e ferendone 250, il numero di morti dell'invasione israeliana, dal 7 ottobre, è salito a 21.672, oltre 56.165 quello dei feriti. Il 70% delle vittime è costituito da bambini e donne.

Con il 70% degli edifici distrutti e praticamente la totalità delle infrastrutture distrutte, è grottesco continuare a sostenere che la finalità di quanto sta accadendo nella Striscia sia finalizzato all'eradicazione di Hamas. In realtà, lo Stato ebraico ha programmato fin dall'inizio l'eradicazione dei palestinesi da Gaza... con le bombe, con la fame, con la sete e con le epidemie. Un genocidio.

Lo ha confermato pure il nazifascista dichiarato che nel governo di Tel Aviv occupa l'incarico di ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, che oggi ha fatto intendere di voler reintrodurre a Gaza gli insediamenti dei coloni ebrei. In precedenza, il premier Netanyahu ha più volte ripetuto che Israele manterrà un controllo di sicurezza per un tempo indefinito su Gaza dopo la fine dei combattimenti.

Lo Stato ebraico non ha finora rivelato pubblicamente le sue vere intenzioni per non mettere in imbarazzo i complici dei crimini che stanno compiendo ormai da quasi 3 mesi: la maggioranza dei politici e dei media di Stati Uniti e Europa al soldo dei sionisti. 

Per fortuna, nel cosiddetto occidente democratico, non ci sono solo sionisti e persone al loro guinzaglio. Lo dimostrano le manifestazioni odierne in Europa, dove le persone hanno denunciato i crimini contro il popolo palestinese commessi dallo Stato ebraico, chiedendo il cessate il fuoco e l'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia. In migliaia erano i partecipanti alle manifestazioni organizzate a Parigi, Berlino, Vienna, Helsingborg e Eindhoven.