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La maggioranza guarda e tace sottovalutando il potere delle loro convinzioni

E la maggioranza vera, cosa fa in tutto questo? Non risponde o lo fa timidamente, come spaventata dall’onda emotiva di cittadini a loro alieni, che vivono nello stesso paese. La religione tace a sua volta, permettendo a gente come Monsignor Viganò, ex nunzio della Santa Sede a Washington, di comporre i suoi splendidi e deliranti anatemi contro il Nuovo Ordine Mondiale. Poi ci sono gli invisibile. Coloro che non si vaccinano per una paura intima e personale. Legittima certo, ma spesso irrazionale e per questo solo apparentemente innocua. Ridotti a individui costretti a vivere nel limbo della non decisione e della solitudine, vengono a loro volta strumentalizzati dai no vax e no green pass.

A pagare, comunque, sono, da una parte i vaccinati, che hanno corso quel rischio CALCOLATO per il bene dell’intera collettività, dall’altra, i malati di altre patologie, costretti a rimandare interventi delicati perché i reparti di rianimazioni e di terapia intensiva sono ingolfati da non vaccinati. Anche loro sembrano silenziosi. Vi sembra giusto?


L’ignoranza e il pregiudizio spacciati dalla minoranza complottistica e no vax come dubbio

Le minoranze vere, che in passato hanno seguito l’ approccio opposto, costruttivo, sono riuscite a farsi riconoscere dalla maggioranza come una ricchezza da proteggere, un elemento di convivenza civile, di accrescimento della reciproca conoscenza. Ma occorrevano argomenti. I neri che combattevano per i diritti civili, ne avevano: la passata schiavitù, l’assenza di diritti fondamentali, le persecuzioni ecc. La minoranza complottista e non vax, invece, è molto più simile alle minoranze suprematiste di inizio ‘900, che hanno usato ad arte opere piene di falsi storici come celebre film “nascita di una nazione“, del 1915, per farne manifesto politico e ideologico. Oggi il film ci fa sorridere, per la rappresentazione folcloristica e grottesca della lotta tra il bene rappresentato Ku Klux Klan e il male dagli afroamericani. All’epoca, invece, scatenò un’ondata di impiccagioni e linciaggi di afroamericani del sud senza precedenti.

Gli estremisti no vax e no green pass, usano, le stesse tecniche di diffusione delle fake news, approfittando di una maggioranza silenziosa che non conoscendo la materia delega, giustamente, alla scienza e alle istituzioni il compito di informare e spiegare. Gli scienziati, dal canto loro, sono proverbialmente non faziosi, perché vincolati alla realtà dominata dalla complessità e dall’empirica, anche se in questi due anni sono stati letteralmente catapultati nel mattatoio mediatico e strumentalizzati anche loro (ricordiamo tutti De Donno).

A chi non è capitato, almeno una volta, in una discussione serale tra amici, di sentir dire dal no vax camuffato da scettico di turno, dire:

Beati voi che non avete dubbi? Non vi ponete domande e il sistema vi fotte. Il dubbio è segno di intelligenza, e voi non ne avete?”Sbugiardiamoli subito. Quel dubbio è un falso, per due motivi:

  1. Dal punto di vista logico e epistemologico, il dubbio può esistere solo se entrambe le parti conoscono la materia, l’oggetto del contendere. L’errore nostro sta proprio nell’accettare quel falso dubbio. Come puoi avere un dubbio su qualcosa che non conosci. E’ il tipico paradosso dialettico, grande come una casa. Dovrebbe costituire l’elementare intoppo per chiudere qualsiasi discussione, e invece si va avanti, in una specie di corto circuito logorroico.
  2. Il loro dubbio, poi, non è nemmeno autentico, perché non proviene da una loro elaborazione, ma è preso a prestito da idee di altri (blogger di fake news. cospirazionisti e scienziati impostori). Alla fine, ci beviamo come loro dubbio l’idea farlocca infarcita da altri. Anche qui smascherarli non sarebbe poi tanto difficile. Se ci facciamo caso, iniziano spesso le loro tesi con: SI DICE CHE, anziché penso che. Era stato fatto, su questi temi, un documentario dal titolo eclatante “Outfoxed” . Con quella diabolica formula del “Si dice che” è possibile raccontare qualsiasi cosa (dal discredito di una persona al revisionismo di fatti) senza doverne giustificare la fonte. E’ quello che accade tutti i santi giorni sui social.


La cosa surreale, è che coloro che usano quel falso dubbio come antefatto, sono gli stessi che dimostrano di non averne affatto, nemmeno di fronte alle evidenze e urlano:

I morti sono inventati, le bare erano vuote, negli ospedali si muore di altro e non di covid. Il covid è nato in laboratorio. Il vaccino è sperimentale e provoca il cancro e la trombosi. Nascondono i morti per vaccino ecc.Tutto falso naturalmente. ma come dicevano i latini, Ex nihilo, nihil.


Quando la democratizzazione dell’analfabetismo culturale sostituisce diffusione dell’alfabetizzazione

Quello che più inquieta, è che la diffusione della promessa alfabetizzazione (ricordiamo tutti il ruolo che la Rai ebbe in questo senso negli anni ”50 e ’60) è stata rapidamente sostituta dalla democratizzazione dell’analfabetismo, in quasi tutti i campi. Il paradosso della nostra società è che, allo sviluppo della tecnica e delle sue emanazioni pratiche, la tecnologia, non corrisponde la conoscenza tecnico-scientifica che le precede. Usiamo, ad esempio, un DVD, ma non sappiamo nulla di codice binario. Usiamo il navigatore, ma non sappiamo nulla di scienza delle telecomunicazioni digitale ecc. Chiaramente, se dovessimo studiare tutto le cose che usiamo ogni giorno non potremmo vivere. Ci fidiamo di chi le ha studiate e inventate al posto nostro. Ma non facciamo nemmeno lo sforzo di studiarle nei fondamentali, come eravamo abituati a fare a scuola. Le fake news, sono usate per colmare le pieghe di non conoscenza e di distrazione, comunque fisiologica, in un sistema complesso e multidisciplinare. Potremmo facilmente riconoscerle usando lo spirito di osservazione e il ragionamento dei ragazzi più giovani. basterebbe questo.

E’ celebre il detto secondo cui la conoscenza è potere, e che lo sarebbe stata sempre di più, visto il diffondersi in tutti i settori, di scienza, tecnica e tecnologia. Eppure, non c’è mai stato un momento storico in cui l’ignoranza abbia avuto tanto potere come oggi. L’ignoranza è diventata tanto impenitente da prendersi il lusso di passare all’offensiva, con arroganza. Dall’altra parte, come ripeto ancora una volta, tutti sembrano impotenti, zittiti, intimoriti.


Ogni epoca ha i suoi Protocolli dei savi anziani di Sion

In origine, il nazionalsocialismo, era fatto da poche centinaia di persone. Usarono anche loro l’ignoranza dei cittadini, specie i più fragili e deboli economicamente e culturalmente, già disorientati dagli strascichi della sconfitta della grande guerra e dal debito internazionale imposto sulle loro teste, per poi manipolarli. Tirarono fuori argomenti che sembravano orami consunti da decenni, come “I Protocolli dei Savi anziani di Sion” (risalente alla seconda metà del XIX secolo) secondo il quale, il mondo era (e sarebbe) governato di una cupola giudaica economico-finanziaria, responsabile, secondo la propaganda nazionalsocialista di allora, anche dell’umiliazione post bellica dei tedeschi.Rispetto ad oggi, però, c’era una bella differenza e non di poco conto. All’epoca l’alfabetizzazione era bassa, masse dei tedeschi erano ridotti in miseria e non avevano nessun accesso a istruzione e sviluppo. Una buona parte della popolazione non sapeva ne leggere ne scrivere. Molti progressi scientifici di oggi erano ancora fantascienza. Una volta accentrati i due mezzi di comunicazione di massa (radio e cinegiornali) che non richiedevano alfabetizzazione scritta, fu facile far bere al popolo qualsiasi cosa, manipolare la realtà e portare al più grande disastro del XX secolo.


Oggi non abbiamo scuse, abbiamo i mezzi per conoscere e spiegare la realtà

In fondo, i no vax e i negazionisti, insomma gli SLVS, fanno lo stesso, usano lo stesso metodo dei nazisti. Spiluccano i luoghi comuni, le leggende metropolitane e le fake news volte a negare la realtà scientifica e i fatti (i morti, gli ospedali pieni ecc…). Ma ora siamo noi a non avere nessuna giustificazione, rispetto ai nostri nonni, perché abbiamo tutti i mezzi, culturali ed educativi, per replicare, anche ferocemente se necessario, sapendo che è in gioco la sopravvivenza della società stessa. Su questo si giocherà il futuro della civiltà, o meglio lo scontro di civiltà. Capitol Hill, dovrebbe avercelo insegnato, in quel tragico 6 gennaio del 2021. Agiamo subito se non vogliamo che l’orologio dell’apocalisse secondo cui, tra le variabili che determinano la riduzione del tempo prima della mezzanotte (e mancano pochi secondi), c’è anche la disinformazione scientifica dilagante.

Loro, i no vax e cospirazionisti dell’ultima ora, urlano a noi, svegliatevi!

Almeno su questo, hanno ragione, ma non nel senso che vorrebbero loro. Svegliamoci e ricacciamo le superstizioni nelle discariche della storia. E teniamoci solo le leggende e le favole sane che facciano bene all’immaginazione dei bambini.