Letizia Moratti, nella mattinata di giovedì, era a Cassano d'Adda per inaugurare una struttura riabilitativa... privata.

Nel locale ospedale pubblico la riabilitazione è frenata dalla "carenza di personale" cha ha fatto sì che i 23 posti letto chiusi in occasione della pandemia, non siano ancora stati riaperti.

Invece, di potenziare un reparto già esistente, l'assessore alla Sanità (Welfare) della regione Lombardia che cosa ha scelto di fare? Di inaugurare una struttura riabilitativa privata nei locali di proprietà dell'Azienda Ospedaliera Pubblica, concessi per vent'anni.  Una scelta avvenuta senza alcun confronto né con le organizzazioni sindacali, né con la cittadinanza.

Ma perché allora non assumere il personale mancante, riaprendo così il reparto di riabilitazione presente nell'ospedale di Cassano d'Adda dove già si concentra la Riabilitazione polispecialistica (cardiologica, pneumologica, neuromotoria) che accoglie pazienti dopo interventi  cardiaci, con problematiche polmonari e di  neuromotoria, sia  neurologiche che ortopediche  (con postumi di ictus  schemiche o emorragiche, o con protesi).


Fonte: Unione Sindacale di Base