Il 17 marzo, in occasione della Giornata dell'Unità Nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera,  LA presidente del Consiglio, sua eccellenza Giorgia Meloni, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Oggi celebriamo il Giorno dell'Unità Nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera, fondamenta della nostra identità nazionale.Un giorno per rinnovare il nostro impegno verso un'Italia sempre più unita, per guardare al futuro con fiducia, consapevoli che insieme possiamo superare qualsiasi sfida e liberare le migliori energie della nostra Nazione. Viva l'Italia unita, forte e fiera!»

Nella stessa occasione, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto una corona d'alloro sulla tomba del Milite Ignoto ed ha poi diffuso la seguente nota:

«Il 17 marzo celebriamo il 163° anniversario di nascita del nostro Paese, al quale le battaglie che vi fecero seguito in tutto l'arco del Risorgimento avrebbero consentito di essere finalmente unito.La “Giornata dell'Unità Nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera”, riassume i valori di indipendenza, sovranità popolare, libertà, giustizia, pace, coniugati in oltre un secolo e mezzo di percorso impervio e difficile e mirabilmente riassunti nella Costituzione repubblicana.Generazioni generose furono protagoniste del nostro essere Italia, sino a quelle che, senza esitazioni, seppero scegliere la causa della Liberazione nella Seconda guerra mondiale. E, oggi, Costituzione, Inno degli Italiani e Tricolore simboleggiano la Repubblica Italiana.Più vero sarà l'ideale della nostra unità, più ricco di opportunità sarà l'avvenire del popolo italiano. Le Istituzioni sono chiamate, per prime, a dare esempio di collaborazione e responsabilità, di unione nel servizio al bene comune.I venti di indipendenza e libertà che attraversarono l'Europa nei secoli scorsi, con le domande di democrazia e giustizia sociale che le hanno accompagnate, hanno trovato nel percorso della integrazione europea la cornice di garanzia. Oggi, siamo di fronte a sfide non dissimili da quelle che vennero affrontate allora. La crescente e terribile situazione di instabilità caratterizzata da aggressioni sempre più sanguinarie, in Ucraina come in Medio Oriente, minacciano di coinvolgere tutta la comunità internazionale. Queste guerre vanno fermate, affinché si ripristini il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale, a garanzia della vita di ogni popolo».

Avete letto bene quel che hanno detto i patrioti de' noantri? Se non lo avete fatto, rileggetelo non una, ma dieci, cento volte, mille volte.

Perché?

Per sottolineare che, nonostante l'appello all'unità, LA Meloni vuole invece sfasciare l'Italia - per non sfasciare il governo scontentando la Lega - con l'approvazione dell'assurda legge sull'autonomia differenziata: una riforma insensata abborracciata da un ancor più insensato ministro che finirà per creare (ancor più di adesso) italiani di Serie A, B, C, ecc. in base al luogo di nascita o residenza.

E Mattarella che c'entra? Sarà colui che firmerà comunque quella legge anche se incostituzionale, come lui stesso ha candidamente ammesso ricordando al Paese che se gli venisse messa sotto il naso anche una lista della spesa, lui la firmerebbe in ogni caso, purché approvata dal Parlamento, aggiungendo, da novello Pilato, che spetterà poi alla Consulta - casomai - dichiarare incostituzionale ciò che era già lapalissianamente incostituzionale in precedenza.

Pertanto... VIVA l'ITALIA!