“Ethiopiques: Revolt of the Soul” al Biografilm Festival.
(La bella kermesse bolognese presenta questo importante documentario sulla "resistenza in musica”)
Pochi conoscono la storia del jazz etiope, soprattutto quella assai triste del regime di Menghistu Hailé Mariàm , il "negus rosso".
Grazie al festival bolognese dedicato alle biografie quest'anno abbiamo potuto vedere questo importante film che racconta la storia della musica etiope dal punto di vista di Francesco Falceto e dei musicisti etiopi. Appassionato seguace della musica mondiale, a Falceto venne data una copia di un disco di jazz etiope ad una festa nella sua città natale di Poitiers. L'entusiasmo che ne derivaò tra ascoltatori e giornalisti che non ne avevano mai sentito parlare divenne l'inizio di un lungo viaggio. Nacque dunque questo film che è diventato un punto di riferimento nella storia della musica mondiale.
È la storia della nascita fenomenale di questo stile musicale unico che ha avuto un'influenza considerevole sul free jazz e sulla musica pop del tardo XX secolo.
Questa generazione perduta di musicisti, molti dei quali vivono in povertà ed in esilio oggi, è proiettata sullo sfondo delle politiche e dello sconvolgimento sociale in Etiopia nel periodo di transizione tra la fine del regno dell'imperatore Haile Selassie e l'ascesa della dittatura comunista di Derg che portò all' annientamento della vita culturale inesistente ed alla proibizione delle esibizioni dal vivo e della vendita dei dischi di musica jazz.
Questo è un resoconto del coraggio e dell'audacia di questi musicisti di talento che cercarono in ogni modo di resistere alla repressione continuando a produrre questa musica straordinaria in un momento "buio", riuscendovi contro ogni previsione.