La fibrillazione atriale, una delle più comuni aritmie cardiache, può essere contrastata anche attraverso scelte alimentari consapevoli. A sottolineare il legame tra dieta e salute del cuore è stato l’evento “Beats and Bites”, organizzato a Milano da Daiichi Sankyo Europe in collaborazione con la European Nutrition for Health Alliance e A.L.I.Ce. Lombardia. L’iniziativa ha riunito cardiologi, nutrizionisti e pazienti per discutere strategie pratiche di prevenzione, dimostrando che un’alimentazione equilibrata e uno stile di vita attivo sono alleati fondamentali nella gestione di questa patologia.
Durante l’evento, gli specialisti hanno evidenziato come piccoli cambiamenti quotidiani possano fare la differenza. Tra le raccomandazioni principali:
- Pesce due volte a settimana: fonte di omega-3, utili per ridurre l’infiammazione e sostenere la funzione cardiaca.
- Ridurre il sale: meno di 5 grammi al giorno per contrastare l’ipertensione, fattore di rischio chiave.
- Controllare le porzioni: evitare l’eccesso di calorie, collegato a obesità e complicanze cardiovascolari.
- Gestire stress e sonno: fondamentali per equilibrare il metabolismo e ridurre il carico sul cuore.
- Movimento regolare: 2 ore a settimana di attività moderata (camminate, scale, ballo) e esercizi di resistenza due giorni su sette.
“Gli operatori sanitari devono guidare i pazienti verso scelte proattive”, ha spiegato Daniele Andreini, Direttore della Cardiologia dell’Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio. “Uno stile di vita sano non è un’opzione, ma una necessità per chi convive con la fibrillazione atriale”.
A rendere concreto il messaggio, lo chef Ruben Bondì ha presentato un menu salutare, dimostrando che gusto e benessere possono coesistere. Piatti semplici, ricchi di verdure, cereali integrali e proteine magre hanno offerto esempi pratici di come adattare la dieta senza sacrificare il piacere a tavola.
L’impegno dell’azienda farmaceutica Daiichi Sankyo va oltre la terapia, puntando sull’empowerment dei pazienti. “Il tuo cuore, nelle tue mani” è la campagna che include “Beats and Bites”, mirata a colmare le lacune informative sulla fibrillazione atriale. “Vogliamo migliorare la qualità della vita delle persone, ascoltando i loro bisogni reali”, ha dichiarato Ilaria Leggeri, Direttore del Patient Engagement.
Come sottolineato da Giacomo Falzi di A.L.I.Ce. Lombardia, iniziative come queste rendono i pazienti protagonisti. La fibrillazione atriale richiede una gestione olistica, dove dieta, esercizio e consapevolezza diventano strumenti quotidiani. Prevenire non significa solo evitare cibi dannosi, ma abbracciare uno stile di vita che metta al centro il benessere, a partire dal proprio piatto.