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In Europa l'alleanza giallo-verde non esiste più

L'elezione di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea è stata un duro colpo per le destre ultranazionaliste rappresentate nel Parlamento europeo, visti anche i contenuti con cui la candidata tedesca si era presentata in Aula del suo discorso in cui ha illustrato le linee guida con cui vuole caratterizzare il suo mandato.

Ma un colpo ancor più duro lo è stato per la Lega, il cui voto contrario dei suoi rappresentanti è stato annullato da quello favorevole dei membri del Movimento 5 Stelle, i cui 14 sì hanno permesso alla von der Leyen di superare con un certo margine la soglia dei 374 voti necessaria per raggiungere la maggioranza e diventare la prima donna a ricoprire l'incarico di presidente della Commissione Ue.

"È gravissimo il voto europeo" ha scritto poi la Lega in una nota. "La von der Leyen passa grazie all'asse Merkel, Macron, Renzi, 5 Stelle. La Lega è stata coerente".

L'accusa dei leghisti all'alleato di governo non è certo velata, cercando pure di descriverla come prova di dialogo con il Pd per future alleanze politiche.

La scelta della Lega, però, non è piaciuta al premier Conte che finora aveva lavorato guardando al futuro, in modo da cercare di far avere un peso politico all'Italia da far valere per l'assegnazione di un commissario di peso tra i membri della nuova Commissione. La scelta della Lega e le dichiarazioni successive hanno in parte annullato gli sforzi di Conte, se non addirittura del tutto compromessi.

Nonostante ciò, con una nota dal sapore quasi surreale, Conte - in rappresentanza del Governo italiano - descrive in questi termini quanto accaduto ieri sera:

"L'elezione di Ursula von der Leyen a Presidente della Commissione Europea rappresenta un inizio incoraggiante. Ma è solo l'inizio. Apprezziamo le proposte programmatiche della Presidente von der Leyen in direzione di un'Europa finalmente più solidale, più rispettosa dell'ambiente e più sicura rispetto ai traffici illeciti e alla migrazione illegale.

Il percorso della nuova Commissione Europea in direzione di un'Europa più vicina ai bisogni dei cittadini, più giusta e più democratica avrà successo se potrà contare sull'impegno di tutte le Istituzioni europee e degli Stati Membri. Su quello italiano potrà certamente contare.

Consapevole del suo ruolo come Paese fondatore dell'Unione Europea, l'Italia intende fare la sua parte affinché l'Europa sappia rinnovarsi e torni a mettere i cittadini al centro del suo futuro".

Nelle sue parole, Conte sembra far finta di non sapere che la Lega ha votato contro la presidente von del Leyen. Inoltre, se le strade in Europa di Lega e 5 Stelle dopo questo voto sono ufficialmente divise, potranno in futuro rimanere unite anche in Italia?

Autore Ugo Longhi
Categoria Politica
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