Bombardamento di San Lorenzo: quale Storia chiede il Papa di non dimenticare?
Il 19 luglio 1943 caddero 4 mila bombe su Roma, circa 1600 tonnellate di esplosivo, sganciate dai quadrimotori Boeing B-17 Flying Fortress e Consolidated B-24 Liberator degli Alleati.
Il bombardamento è ancora oggi ricordato come la strage del quartiere San Lorenzo dove ci furono 717 morti e 4 mila feriti, ma la gran parte della carneficina avvenne nei quartieri Tiburtino, Prenestino, Casilino, Labicano, Tuscolano e Nomentano dove si contarono 3 mila morti e 11 mila feriti con 10 mila case distrutte e 40 mila senza tetto. (fonte Museo Storico della Liberazione di via Tasso)
Ma il bombardamento di San Lorenzo - commemorato oggi dal vescovo di Roma, il Papa Francesco - rappresenta qualcosa di ben più ampio e drammatico di quel 19 luglio 1943 a Roma.
Cosa ha voluto ricordare agli italiani (e agli europei) Papa Francesco affermando che "purtroppo anche oggi queste tragedie si ripetono, com'è possibile? Abbiamo perso la memoria?" ed ha chiesto di pregare per "il caro popolo ucraino, che soffre tanto"?
Ebbene, proprio noi italiani dovremmo ricordare, visto che i bombardamenti sulle città italiane (e sulla popolazione civile) iniziarono già l’11 giugno 1940, non appena fu consegnata la dichiarazione di guerra alla Francia e alla Gran Bretagna.
- Palermo subì il primo bombardamento il 23 giugno 1940. Messina subì più di un centinaio di bombardamenti, in poco meno di 3 anni;
- Il 31 ottobre per la prima volta Napoli ebbe bombardato il porto, il nodo ferroviario, le raffinerie e il centro cittadino. Fecero seguito circa 200 raid aerei (tra ricognizioni e bombardamenti), di cui ben 181 soltanto nel 1943 e con un numero totale di morti stimato tra le 20.000 e le 25.000 persone;
- Bari, Brindisi e Taranto già dal 1941 iniziarono a sfollare la popolazione nei paesi vicini. Foggia vide distrutto il 75% degli edifici residenziali
- Genova, Milano e Torino dal 1943 subirono più di 50 attacchi ciascuno.
Molto ma molto di più del singolo bombardamento subito da Roma ed erano almeno 3 secoli che le città europee non subivano un tale livello di distruzione e lutto.
"Purtroppo anche oggi queste tragedie si ripetono, com'è possibile? Abbiamo perso la memoria?"