Un giovane orso di circa due anni è stato fatto uccidere dal presidente della PAT, l'ammazza-orsi Maurizio Fugatti
M91, giovane orso di circa due anni d'età, era stato coinvolto ad aprile in un incontro con un turista a monte di Molveno, sull'altipiano della Paganella dove, nonostante le numerose provocazioni subite dall'uomo, non ultimi un lancio di pietre e minacce con un bastone, aveva risposto in maniera esemplare senza alcuna reazione aggressiva.
Nonostante queste evidenze, che dimostrano la non pericolosità dell'orso, nei mesi successivi è stato catturato e radiocollarato, nonché dotato di marche auricolari per renderne ancora più facile e immediata l'individuazione.
M91 era accusato di frequentare con assiduità le zone antropizzate, ma in più occasioni è stato individuato mentre si nutriva da cassonetti non protetti, quei cassonetti che Fugatti nel suo decreto afferma di avere già sostituito, con tutta evidenza mentendo spudoratamente.
La scorsa notte M91 è stato condannato a morte e ucciso nell'arco di poche ore su incarico del Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.
Questo il commento della LAV: "Ancora una volta Fugatti ha firmato un provvedimento ammazzaorsi e l'uccisione è stata comunicata poche ore dopo, praticando un metodo anche antidemocratico, rendendo così impossibile alla LAV di rivolgersi al TAR per chiedere la sospensione di un decreto tanto sanguinario quanto assurdo perché ha condannato a morte un orso che doveva invece essere preso ad esempio per non avere risposto alle molteplici provocazioni subite nel tempo. Fugatti con la sua politica orsicida e la volontà di impedire la convivenza tra umani e selvatici, più volte dimostrata nel corso degli anni, continua a rappresentare il principale pericolo per i cittadini trentini. La tutela della sicurezza delle persone non si realizza con l'uccisione degli orsi ma solo attraverso la scrupolosa applicazione delle indicazioni scientifiche, alle quali però Fugatti e i suoi sodali sembrano essere del tutto refrattari".
Questo il commento dell'on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente:"Quanto avvenuto questa notte è l'ennesima dimostrazione dell'ossessione dei politici trentini per gli orsi: per chi ama gli animali e passa la propria vita a difenderli e per la stragrande maggioranza degli italiani che è contraria alla loro uccisione tutto ciò è inaccettabile!Ancora una volta come nei precedenti casi di M90 e KJ1, il presidente Maurizio Fugatti e la sua giunta hanno agito d'imperio, abbattendo M91 poche ore dopo l'emissione del decreto che lo condannava a morte, per impedire alle associazioni animaliste di presentare ricorso. Si tratta di una prassi inaccettabile che deve finire una volta per tutte! Come prima firmataria della legge Brambilla che, finalmente, punisce severamente chi maltratta, uccide, o fa del male agli animali ritengo del tutto inaccettabile che, in questi casi, siano proprio le istituzioni a dare il cattivo esempio: gli animali selvatici sono patrimonio indisponibile dello Stato e come tali vanno tutelati, non ammazzati! Tanto più che ci sono metodi incruenti per gestirli, come l'installazione di cassonetti anti-orso, la creazione di aree protette, corridoi faunistici e adeguata segnaletica: azioni che la Provincia di Trento, colpevolmente, non ha mai attuato adeguatamente! Con la nostra Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente procederemo con tutte le azioni possibili in sede giudiziaria".
Nel frattempo, in attesa di conoscere l'esito nullo di qualsiasi azione legale nei confronti del presidente della PAT, coloro che non condividono le scelte schizofreniche e criminali della sua amministrazione possono tranquillamente manifestarlo NON andando in vacanza in Trentino e promuovendo tale provincia come luogo da evitare, proprio a causa di come viene amministrata. Non costa nulla.