Per la prima volta dopo nove anni la Corea del Sud ha visto un aumento delle proprie nascite.

Un dato, quello ottenuto nel 2024, arrivato grazie all'aumento dei matrimoni dopo la pandemia del Covid-19, all'evoluzione sociale verso l'esperienza da genitore e ai cambiamenti demografici.

Secondo Statistics Korea il numero delle nascite si è attestato a 238.300 unità (+3,6% rispetto al minimo storico di 230.000 unità del 2023), invertendo un trend negativo cominciato nel 2015 (a quota 438.400). 

Il dato resta comunque fra i più bassi al mondo, mentre gli schemi dei demografi indicano il cosiddetto 'livello di sostituzione' di 2,1 nascite per donna, il tetto necessario per mantenere una popolazione stabile senza immigrazione.

"La tendenza crescente nei matrimoni iniziata dopo la pandemia del Covid-19 è continuata", ha affermato Park Hyun-jeong, funzionario di Statistics Korea, in una conferenza stampa, secondo cui il loro numero è salito ai massimi dal 1996.

La Corea del Sud lotta da anni contro un tasso di natalità stagnante a causa del ritardo o della rinuncia delle nozze a causa di problemi economici e norme mutevoli sulle politiche sociali. In risposta, Seul ha introdotto misure per sostenere matrimonio ed educazione dei figli.