La Francia annuncia la fornitura di missili a lunga gittata per Kiev: le implicazioni sull’MTCR
L’annuncio nei giorni scorsi della fornitura di missili a lunga gittata da parte della Francia ha aperto due questioni dall’impatto potenzialmente devastante. E non si parla della potenza di questi armamenti, ma delle implicazioni politiche di tale mossa. Il presidente Macron ha detto che cederà a Zelensky almeno quaranta SCALP, oltre a centinaia di bombe.
Sono missili che Parigi (e Londra, nella versione britannica Shadow Storm) hanno già fornito, ma stavolta si tratta di quelli a lunga gittata. Un raggio superiore ai 300 chilometri, capace di minacciare direttamente il territorio della Federazione Russa. I vertici di Kiev potrebbero non limitarsi a recuperare il dominio dello spazio aereo ucraino, ma potrebbero avere voglia di provare un attacco in profondità contro i russi, per vedere l’effetto che fa... E l’effetto sarebbe un’escalation tremenda nel caso in cui Mosca si concentrasse sul fatto che gli armamenti usati sono di dichiarata provenienza di un Paese NATO.
L’altra implicazione riguarda il Missile Technology Control Regime o MTCR, il regime di controllo stabilito da 35 Paesi tra i quali proprio Francia e Regno Unito in qualità di membri fondatori, e poi USA, Russia, Germania, Polonia Italia e altri. Questo sistema ha una grande valenza politica nonostante non vi aderiscano né Cina né Israele, e oggi Parigi lo mette in dubbio nei fatti. Vero che non si tratta di una convenzione vincolante, ma a livello internazionale è l’unico quadro di regolamentazione dell’esportazione di tecnologie missilistiche di tal genere. L'MTCR prevede infatti misure di controllo della cessione di tecnologia missilistica a scopo bellico.
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